A Bologna, nel corso dell’Assemblea Anci 2025, l’incontro tra i sindaci firmatari della Carta di Amalfi, il patto tra Comuni ad alta vocazione turistica che intendono promuovere un nuovo equilibrio tra accoglienza e qualità della vita per le comunità residenti. A sei mesi dalla sua sottoscrizione, avvenuta lo scorso aprile ad Amalfi durante il Summit ‘Destinazioni e Comunità per un turismo più sostenibile’, la rete dei Comuni fondatori (Amalfi, Arzachena-Porto Cervo, Capri, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Pinzolo-Madonna di Campiglio e Polignano a Mare) continua a crescere, consolidando il dialogo istituzionale con Anci e con il Governo.
Ad aprire i lavori sotto le Due Torri, il sindaco di Amalfi Daniele Milano, promotore dell’iniziativa, insieme al vicepresidente Anci e delegato nazionale al turismo Stefano Locatelli. “In questi mesi abbiamo portato avanti con determinazione i temi più urgenti: maggiore flessibilità per le assunzioni stagionali, rafforzamento della polizia municipale nei periodi di picco turistico e partecipazione diretta dei Comuni ai processi di pianificazione e gestione dei flussi. Il nostro obiettivo è dare voce e strumenti alle piccole realtà che accolgono grandi numeri di visitatori, tutelando al contempo il diritto dei residenti a vivere bene nei propri territori”, ha detto Daniele Milano, sindaco amalfitano.
Sottoscritta ad aprile 2025, la Carta di Amalfi rappresenta un impegno condiviso per un turismo più equilibrato, sostenibile e di qualità, capace di coniugare accoglienza e vivibilità. A luglio 2025, al ministero del Turismo, è stato istituito il Tavolo interministeriale permanente dedicato alla gestione e alla sicurezza dei flussi turistici, a conferma dell’importanza strategica del percorso intrapreso.
Questi i 19 Comuni aderenti: Alberobello, Amalfi, Arzachena – Porto Cervo, Ayas, Capri, Castellabate, Cortina, Courmayeur, Ischia, Pinzolo – Madonna di Campiglio, Polignano a Mare, Pollica, Positano, Ravello, Riomaggiore, Riva del Garda, Roccaraso, San Gimignano, Taormina.









