Stop ai ballottaggi per l’elezione dei sindaci: la destra ci riprova, battaglia con l’opposizione

0
6

Eliminare il ballottaggio per i sindaci anche nelle grandi città: la destra ci riprovoa. All’inizio di marzo il primo tentativo. Poi il dietrofront dopo le proteste. Ma la maggioranza non si arrende e ora tenta un nuovo blitz che, neanche a dirlo, fa infuriare l’opposizione. La senatrice della Lega Daisy Pirovano ha infatti inserito nel testo unificato sull’elezione diretta delle Province, in dicussione in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama, la cancellazione del ballottaggio nei Comuni più grandi. Per l’elezione del sindaco nei centri con più di 15 mila abitanti, infatti, basterebbe il 40 per cento delle preferenze (e non più il 50) come avviene già nei piccoli Comuni. Dunque, niente più doppio turno a Roma, Milano o Torino, a meno che nessuno dei candidati raggiunga la soglia del 40%.

Una norma che ricalca in tutto quella presentata l’1 marzo da Licia Ronzulli di Forza Italia con un emendamento e poi saltata. Adesso il provvedimento è stato inserito nell’agenda del comitato ristretto della commissione e la relatrice della Lega ha predisposto la bozza di un testo unificato che dovrà essere adottato dal comitato e poi portato in Commissione plenaria, dove sarà possibile presentare emendamenti.

La norma sull’elezione dei sindaci, però, non è stata concordato con la minoranza e i rappresentanti delle opposizioni in commissione, Dario Parrini del Pd, Peppe De Cristofaro di Avs e Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle minacciano battaglia. Maiorino ha già annunciato che abbandonerà le riunioni del comitato ristretto per protesta.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui