Nomine Rai, Tg1 a Chiocci, Preziosi al Tg2. Il cda si spacca: Soldi contraria, il M5S si astiene ancora

0
13

Con un voto a maggioranza, il consiglio di amministrazione Rai ha dato il via libera alle nomine per direzioni di testate proposto dall’amministratore delegato Roberto Sergio, ma la presidente Marinella Soldi ha votato contro il pacchetto sulle testate, così come Francesca Bria e il rappresentante dei dipendenti Riccardo Laganà, mentre Alessandro Di Majo (in quota 5S) si è astenuto – come aveva fatto proprio in occasione della nomina di Sergio – e ha dato strada alle scelte volute dal centrodestra. Tre i voti favorevoli, sufficienti per il via libera: quelli dell’Ad Roberto Sergio e dei due consiglieri di maggioranza, Simona Agnes e Igor De Biasio.

La direzione del Tg1, come annunciato, va a Gian Marco Chiocci, il Tg2 ad Antonio Preziosi. Confermato Mario Orfeo al Tg3. Francesco Pionati è il nuovo direttore del Gr, per RaiSport c’è Jacopo Volpi.

Chiocci verso il Tg1, il cronista dei misteri che sussurrava al “Nero”


Non erano attese sorprese, dopo la presentazione dei curricula. E non ce ne sono state. Marinella Soldi aveva rivolto un appello per la parità di genere ma è stato ignorato.

L’ad ha anche comunicato le nomine ai vertici di alcune direzioni di Genere, sulle quali il parere del Cda non è vincolante: Marcello Ciannamea diventa direttore dell’Intrattenimento Prime Time, Angelo Mellone dell’Intrattenimento Day Time, Paolo Corsini dell’Approfondimento e Adriano De Maio della direzione Cinema e Serie Tv, Monica Maggioni dell’Offerta informativa, Stefano Coletta della Distribuzione, Nicola Rao della direzione Comunicazione. Inoltre Simona Sala diventa direttrice di Radio 2. Mentre Francesco Giorgino dirigerà l’Ufficio Studi.

Confermati invece Silvia Calandrelli a Rai Cultura, Maria Pia Ammirati a Rai Fiction, Luca Milano a Rai Kids ed Elena Capparelli a RaiPlay e Digitale. Andrea Vianello infine va a dirigere la Tv di San Marino. Rinnovati anche i vertici di Rai Com con Sergio Santo che sarà il nuovo amministratore delegato e Claudia Mazzola presidente. Per Rai Cinema, infine, confermati Paolo Del Brocco come ad e Nicola Claudio presidente.

Lucia Annunziata lascia la Rai: si dimette dalla conduzione di Mezz’ora in più



“Nella Rai del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non c’è posto per le donne e non c’è posto per il pluralismo”, contestano in una nota Sandro Ruotolo responsabile nazionale informazione, cultura e culture, memoria del Partito Democratico e Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione parlamentare di vigilanza Rai. Mentre la maggioranza difende le scelte e parla di “inizio di un nuovo corso”.

Il M5S ha precisato che l’astensione di Alessandro Di Majo non ha avuto peso diretto sulle nomine: per bloccarle, sottolineano, sarebbero serviti almeno 5 voti contrari. “La sua astensione è in piena linea con il voto espresso nel precedente CdA sul nuovo amministratore delegato, ed esprime evidentemente la volontà di evitare uno scontro a priori pregiudizievole per l’azienda e valutare le prossime mosse dell’attuale governance e in generale del governo”, si legge in una nota degli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai. Di Majo ha spiegato: “Le scelte di oggi esprimono con chiarezza la linea rispetto al nuovo corso dell’azienda: il bilanciamento tra voti favorevoli e astensioni sta ad indicare che non si intende firmare nessuna cambiale in bianco; le singole decisioni dei nuovi vertici saranno valutate volta per volta in base ai principi di pluralismo, inclusione, equilibrio di genere. Nessuna preclusione – ha scritto in una nota – rispetto alla possibilità di poter condividere singole specifiche scelte, ma allo stesso tempo nessuno sconto su una attenta valutazione nel merito di ciascuna di esse”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui