Il grande bluff di Salvini sullo Stretto: soldi per le poltrone, non per il Ponte

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ROMA – “Stupiremo il mondo”, si legge in apertura del sito del ministero delle Infrastrutture guidato da Matteo Salvini. “Realizzeremo la grande opera, il Ponte sullo Stretto”, continua il non proprio sobrio comunicato apparso ieri e tradotto anche in inglese. Il tutto dopo l’approvazione di un decreto legge che di sicuro produrrà una cosa concreta: il ritorno in vita dell’eterno carrozzone di Stato, la società Stretto di Messina con una dote finanziaria per il solo 2023 di 50 milioni di euro.

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