ROMA – Salvo clamorosi ripensamenti dei partiti di maggioranza, tra qualche settimana scomparirà negli atti e documenti delle pubbliche amministrazioni la parola ”razza”. E sarà sostituita da ”nazionalità”. La svolta dovrebbe essere preceduta lunedì dalla posizione che assumerà il governo di fronte alle commissioni affari costituzionali e lavoro della Camera, che si occupano del decreto pubblica amministrazione. In quella sede, l’esecutivo si rimetterà al giudizio della commissione sull’emendamento del deputato del Pd Arturo Scotto che prevede appunto l’abolizione del concetto di ”razza”.