Ambrosi (FdI): “Noi amiamo il buon cibo e vino, la sinistra gli insetti e le droghe. Ecco perché sono una tipa di destra”

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“Tipi di destra: amanti delle tradizioni, del buon cibo, di un calice di vino italiano, di decoro, ordine e sicurezza. Tipi di sinistra: adoratori di farine di insetti, imbrattatori di monumenti, fans di droghe libere e occupazioni abusive. Ecco perché sono una tipa di destra!”. La deputata di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi, con un tweet torna alla carica su uno degli argomenti più discussi delle ultime settimane: le farine di insetti e la loro presenza sulle nostre tavole.

E lo fa distinguento tra “tipi di sinistra” e tipi di destra”. Gli utenti sui social si sono scatenati tra cui Elio Vito, ex parlamentare di Forza Italia: “E soprattutto senza stereotipi e luoghi comuni!”. E ancora altri: “Ti sei dimenticata che mangiano i bambini”, “Quante banalità, io sono di sinistra ma non ho mai fatto uso di droga amo la cucina italiana e non imbratto monumenti. Di contro conosco persone di destra che con l’ordine e la sicurezza non vanno per nulla d’accordo. E quindi? Il suo tweet è solo #propaganda?”, chiede un altro utente commentando il post di Ambrosi.

Tornando alla farina di insetti. A Reggio Emilia, ad esempio, da circa una settimana in un bar insieme al cappuccino si può prendere un croissant preparato con la farina di grillo. Qualche giorno fa, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha emanato quattro decreti a riguardo. La stretta consiste sul regolamentare l’etichettatura dei prodotti e gestire la vendita attraverso scaffali ad hoc. “Nessun freno, solo informazione e trasparenza. Nessuno mangerà insetti a sua insaputa, ci saranno etichette precise. Per me ogni cibo naturale va bene, ma le persone devono essere nelle condizioni di scegliere. Non temo la farina di grilli, non vedo concorrenza, mentre è evidente che la carne sintetica rischia di azzerare intere filiere”, ha spiegato ieri Lollobrigida.

Il via libera alla polvere di grillo come alimento è arrivato tre mesi fa, il 4 gennaio scorso, dall’Unione europea. Lo ha autorizzato permettendo l’immissione sul mercato di quello che in gergo scientifico si chiama Acheta domesticus, vale a dire il grillo domestico, in polvere parzialmente sgrassata come nuovo alimento.

 

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