È stata istituita in data 7 Novembre 2024 la Cabina di Regia per la valorizzazione e la dismissione del Patrimonio Immobiliare Pubblico da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del Sottosegretario del Mef Lucia Albano che collaborerà con Palazzo Chigi, i vari Dicasteri interessati oltre che con gli enti, agenzie, soggetti e società pubbliche con una successiva fase di ascolto anche del privato. 

Tra le autorità presenti, tra gli altri, il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Carlo Deodato, il Consigliere per le politiche sociali Francesco Nicola Maria Petricone e il Consigliere per le Politiche di Bilancio Renato Loiero

Per la struttura della Cabina di Regia era presente il Direttore Generale Luigi Spampinato unitamente al personale preposto, agli esperti e al Cavaliere di Gran Croce Paolo Crisafi.

“Una gestione efficiente degli asset pubblici rappresenta un’attività molto importante, in particolare nell’ambito delle nuove regole di bilancio europee e del conseguimento dell’aggiustamento di bilancio che il Governo si è impegnato a realizzare nei prossimi anni con il Piano strutturale di bilancio di medio termine”, così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha aperto la prima riunione della Cabina di regia per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico insediata oggi al Mef. L’attività della Cabina di regia, coordinata dal sottosegretario Lucia Albano, “si colloca nell’ambito dell’approccio responsabile e prudente adottato finora dal Governo nella gestione della finanza pubblica” ha spiegato il ministro. “L’efficacia di queste azioni richiede il sostegno e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, anche per favorire il coinvolgimento del settore privato. l’efficienza e la sostenibilità delle politiche pubbliche rappresentano fattori essenziali per la stabilità economica e sociale, soprattutto in un contesto globale incerto, mutevole e caratterizzato da notevoli sfide future”. 

“È la prima volta che un Governo apre la strada alla regia nazionale di tutto il patrimonio immobiliare pubblico – afferma il sottosegretario Albano – Un Governo di legislatura ha il dovere di programmare, di portare avanti una visione di medio-lungo termine, pensando seriamente allo sviluppo e al futuro della Nazione, secondo una logica non frammentaria o fatta di interventi spot, ma unitaria e di sistema”.

“Partiremo dai dati – spiega Albano -. Vogliamo mettere i cittadini nelle condizioni di sapere dove si trova e come viene utilizzato il patrimonio pubblico. Insieme agli uffici del Ministero stiamo riflettendo su soluzioni e modalità che siano dinamiche, a beneficio di tutti. Per tale ragione, nel decreto Omnibus approvato di recente, abbiamo inserito una norma che consente alla banca dati sugli immobili gestita a livello centrale dal Mef di interagire con le banche dati in possesso delle altre PA.  In questa visione la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico assume un significato economico-patrimoniale e soprattutto sociale. Efficientare l’utilizzo delle risorse pubbliche fa bene ai bilanci, attrae gli investimenti, promuove la rigenerazione urbana e il coinvolgimento, in funzione sussidiaria, del terzo settore e di tutte le realtà sociali, inclusa la componente sociale dell’impresa profit”.

Paolo Crisafi Presidente di Remind Associazione Nazionale del Comparto Immobiliare Allargato ai settori produttivi ha così commentato: “L’azione del Governo e del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in materia di politiche industriali immobiliari segna una svolta importante, rispondendo a una necessità sentita da decenni: la valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico secondo le migliori pratiche globali tenendo conto delle particolarità e delle eccellenze del contesto italiano. Questo patrimonio, che include immobili inutilizzati o parzialmente utilizzati, rappresenta un’opportunità strategica per generare valore, contribuire alla riduzione del debito pubblico e, in parallelo, sostenere lo sviluppo economico sostenibile attraverso investimenti mirati soprattutto a favore delle fasce più deboli”.

“L’istituzione di questa cabina di regia – ha proseguito Crisafi – consente di mettere a confronto esperienze e competenze al fine di rigenerale il patrimonio immobiliare pubblico secondo i principi di efficienza economica, tutela ambientale, adeguatezza culturale e inclusione sociale sanciti dalle Nazioni Unite. In questa azione è fondamentale focalizzarsi sul benessere delle persone nei luoghi in cui vivono, operano e transitano, promuovendo la messa in sicurezza e ‘sostenibilizzazione’ di territori e città grazie anche all’utilizzo di tecnologie innovative.

L’ adozione di politiche innovative per la rigenerazione e il recupero del patrimonio immobiliare pubblico può offrire l’opportunità di rinnovare e valorizzare gli spazi trasformandoli in luoghi vivibili e funzionali, oltre che rispondere ai bisogni sociali della collettività. Inoltre, non meno importante è la tematica relativa all’efficientamento energetico e riduzione delle emissioni dello stesso.

La riqualificazione e la messa in ordine del patrimonio immobiliare pubblico possono produrre effetti anche in termini di sicurezza urbana intesa come bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, attraverso altresì l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio. In questa direzione è il cosiddetto caso ‘Caivano’, un esempio virtuoso che può essere sempre migliorato. 

Occorre comunque tener conto della specificità del patrimonio italiano, e in particolare dell’assetto proprietario, oltre che i numerosi interventi e provvedimenti che hanno riguardato in Italia i processi attinenti alla rigenerazione, il recupero e la riqualificazione del patrimonio, che spesso non hanno raggiunto i risultati attesi per la difficoltà delle amministrazioni proprietarie nell’intraprendere percorsi amministrativi complessi”. 

“L’impegno congiunto – ha concluso il Presidente di Remind – del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del Sottosegretario Lucia Albano insieme ai principali ministeri e attori dell’immobiliare pubblico assicura un approccio solido e coordinato per guidare questa fase di cambiamento, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e sviluppo economico portati avanti dal Governo Meloni insieme ai Vicepresidente Matteo Salvini e Antonio Tajani. In particolare, il contributo del Viceministro MEF Maurizio Leo è fondamentale per affrontare le sfide fiscali che riguardano il settore immobiliare pubblico e privato. L’impatto di questa iniziativa va oltre la semplice valorizzazione del patrimonio pubblico: è destinato a incidere positivamente sull’intero comparto immobiliare allargato, composto da immobiliare, infrastrutture e mobilità, il quale rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia nazionale”.

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