Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.

Crosetto: cambia lo scenario

Questo bombardamento «cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande» e anche «da parte dell’Iran» c’è da attendersi «una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani». Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell’edizione straordinaria del Tg1 dopo l’azione americana in Iran.

L’imminenza dell’attacco Usa

Il ministro ha aggiunto che da ieri sera si stava monitorando la situazione «perché alcuni spostamenti di aerei americani ci avevano dato la ragionevole certezza che potesse scattare un attacco. Questa notte è avvenuto: era chiaro che il sito nucleare di Fordow fosse il punto di interesse principale di Israele, perché centro del programma nucleare iraniano. Israele non aveva le capacità per colpire in modo significativo questo sito, sotto 90 metri di roccia: per questo sono intervenuti nella notte bombardieri americani che hanno la capacità di penetrazione sottoterra più elevata al mondo».

Tajani: rimpatriati alcuni militari italiani dall’Irak

«L’attacco era nell’aria visti i movimenti che c’erano: avevamo ben compreso. Abbiamo fatto rientrare ieri alcuni militari italiani che stavano a Baghdad, per il rischio di ritorsioni. Si trovavano in in una base insieme anche americani». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, collegato con lo speciale Tg1 Rai

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