Una pensione per gli influencer. Proprio per rendere più facilmente raggiungibile questo traguardo l’Inps ha elaborato una circolare, che sarà pubblicata a breve, per fare il punto sulle norme previdenziali che riguardano i “content creator” e, più in generale, i professionisti digitali come influencer e talent manager. Ad annunciarlo è stato il vice direttore generale dell’Istituto, Antonio Pone, nel corso dell’evento “C come Economy. Risposte concrete ad un mondo virtuale”, organizzato dall’Associazione Italiana Content & Digital Creators insieme ad Inps e con la partecipazione di Assoinfluencer.
«Mai come oggi è importante andare a intercettare e a regolamentare questi nuovi mestieri che corrispondono a nuovi settori produttivi economici», ha detto il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, che ha aggiunto: l’Istituto desidera «dare il proprio contributo a favore del legislatore proprio per andare a regolamentare i new job».
Fava: l’obiettivo è contribuire a regolamentare nuovi settori
Con la circolare, che è stata sottoposta al ministero del Lavoro, viene indicato a influencer e talent manager «l’orizzonte legislativo da seguire che – ha spiegato Fava – possa tutelarli in tutto e per tutto». L’obiettivo principale dell’Inps, ha proseguito il presidente dell’istituto, è «proprio quello di aiutare a regolamentare un nuovo settore in crescita, fortemente incisivo nel settore produttivo italiano, ma anche globale».
Il ministro Calderone: la circolare Inps è un primo passo
In un messaggio inviato all’evento, il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha detto che quello del digitale è «un settore che offre importanti opportunità occupazionali e, al tempo stesso, un ambito a cui estendere le forme di tutela previdenziale e contributiva in un quadro di diritti e regole condivise». Per Calderone «la circolare dell’Inps per regolamentare dal punto di vista previdenziale il mondo dei professionisti digitali» è «un primo intervento verso il processo di generale estensione della copertura previdenziale e contributiva».
Le indicazioni per i “content creator”
Il vice direttore generale dell’Inps Pone ha sottolineato che «è molto importante che queste professioni giovani» e «molto variegate» trovino «da subito delle certezze anche per quanto riguarda l’ambito previdenziale». Sempre per Pone l’obiettivo che l’ente si è posto è quello di «dare delle risposte concrete, con uno schema sinottico all’interno di una circolare che, partendo da norme che sono antecedenti allo sviluppo del mondo del digitale, vada ad applicare a questi nuovi fenomeni economici schemi di riferimento e certezze che servono ai professionisti del settore, e a chi li assiste sul piano professionale, per gli adempimenti fiscali e previdenziali». Pone ha anche spiegato la filosofia che ha portato a queste indicazioni: facendo «il punto sulle concrete fattispecie in cui questa economia del digitale si esprime oggi e individuando quali sono i criteri per l’iscrizione alle diverse possibili gestioni previdenziali», vengono date «certezze, circa l’inquadramento, l’obbligo contributivo, qual è la gestione all’interno del quale iscriverli e attraverso quali modalità». Il testo, ha spiegato Pone, «è stato già inviato al ministero del Lavoro e ci attendiamo» un riscontro «abbastanza veloce».