La stagione degli incendi è già iniziata. E nelle regioni del Sud è allerta. Solo in Sardegna, nelle ultime 24 ore se ne sono registrati oltre 40, con alcuni ancora in fase di spegnimento. E a causa delle alte temperature, la prospettiva sembra essere tutt’altro che serena. Anche alla luce del bilancio del 2024, quando le fiamme le fiamme hanno divorato, in tutta Italia oltre 51 mila ettari di terre ricoperte da vegetazione o aree agricole.
514 chilometri quadrati in fumo
Nello specifico 514 chilometri quadrati, quasi la metà della superficie di Roma Capitale. Secondo lo studio effettuato dall’Ispra nell’ambito delle osservazioni e monitoraggi degli impatti dei grandi incendi boschivi sugli ecosistemi (i dati relativi alle aree bruciate sono forniti dal sistema European Forest Fires Information System del programma europeo Copernicus Emergency) nel 2024 la Sicilia è la regione con la maggiore estensione di incendi boschivi, con una superficie complessiva percorsa da incendio di 17.540 ettari ridotti in cenere. In Calabria risultano poi complessivamente percorsi da incendio 10.241 ettari. In Sardegna il dato scende a 5.524 ettari,, circa la metà delle superfici percorse da incendio in Calabria e circa pari a quanto bruciato in Campania e Lazio.
In cenere ecosistemi e macchia meditterranea
Il 20% del totale ridotto in cenere era composto da ecosistemi forestali. Il 46% dei boschi bruciati, popolato da latifoglie sempreverdi, come leccete e macchia mediterranea, il 37% di boschi di latifoglie decidue (che perdono le loro foglie nella stagione fredda e le ritrovano in primavera) e il 14% di boschi a conifere.
Nel 2024 incendi meno gravi del passato
«Gli incendi avvenuti in Italia nel 2024 sono risultati meno gravi per estensione delle aree colpite rispetto agli anni precedenti – fanno sapere dall’Ispra -; l’estensione complessiva delle aree percorse da incendio nel 2024 risulta infatti pari a circa 2/3 del valore medio calcolato nel periodo 2018-2023. La superficie complessivamente bruciata in Italia nel 2024 risulta superiore solo a quanto bruciato nel 2018 e nel 2019, ma decisamente inferiore a tutti gli anni tra il 2020 ed il 2023. I numeri risultano nettamente inferiori rispetto al 2023 sia per le superfici totali bruciate (-52%), che per le superfici forestali bruciate (-34%)».
Il 66% tra Sicilia, Calabria e Sardegna
A leggere i dati emerge che la superficie percorsa da incendio diminuisce nel 2024 sensibilmente in Sicilia e rimane stabile o aumenta nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e nelle altre regioni del Nord, mentre diminuisce nelle regioni del Centro.