I cittadini della piccola comunità intorno alla base di SpaceX nel sud del Texas voteranno per decidere se trasformare l’area in una città ufficiale chiamata ’Starbase’, realizzando il sogno diElon Musk di avere una sorta di ’capitale’ terrestre per i viaggi verso altri pianeti, come parte del suo programma spaziale diretto a Marte. L’approvazione appare quasi certa: dei 283 aventi diritto al voto, la maggior parte sono dipendenti di SpaceX o persone legate all’azienda e residenti nel sito di lancio. Secondo i registri elettorali della contea di Cameron, circa 200 voti erano già stati espressi durante il voto anticipato, chiuso martedì 29 aprile. Musk, che ha votato nella contea a novembre, non è incluso nell’elenco e non è chiaro se voterà.
Un sì nel referendum rappresenterebbe una vittoria personale per il miliardario, la cui popolarità è calata da quando si è esposto pubblicamente a sostegno dei tagli di bilancio federali promossi dal presidente Usa, Donald Trump, mentre i profitti di Tesla sono crollati. SpaceX gode del supporto delle autorità locali per l’indotto economico e i posti di lavoro creati. Tuttavia, la trasformazione in città aziendale solleva timori per il possibile ampliamento del controllo diretto di Musk sull’area, inclusa la facoltà di chiudere una spiaggia e un parco statale molto frequentati per motivi legati ai lanci spaziali.
In parallelo al referendum, sono all’esame del Parlamento texano proposte di legge per trasferire alla nuova città l’autorità di chiudere la spiaggia, oggi in mano alla contea. SpaceX ha chiesto anche al governo federale il permesso di aumentare i lanci annuali da 5 a 25. L’idea di ’Starbase’ è stata lanciata da Musk nel 2021. La città proposta, a sud del Texas vicino al confine con il Messico, si estenderebbe su 3,9 chilometri quadrati, con poche strade, roulotte e abitazioni. SpaceX ha evitato commenti ufficiali, ma in una lettera inviata nel 2024, la general manager Kathryn Lueders ha dichiarato la necessità di “far crescere Starbase come comunità”, indicando che l’azienda già gestisce strade, servizi pubblici, scuole e assistenza medica per i residenti.
Secondo SpaceX, ottenere l’autorità di chiudere la spiaggia faciliterebbe le operazioni, data la presenza di contratti con Nasa e Dipartimento della Difesa. Ogni lancio o test di motori, e anche il semplice spostamento di attrezzature, richiede oggi la chiusura di una strada e l’accesso al parco statale e alla spiaggia di Boca Chica. I critici sostengono che tale autorità debba restare alla contea, che rappresenta l’intera comunità locale. Il giudice della contea, Eddie Treviño Jr., ha dichiarato che la collaborazione con SpaceX ha funzionato e non vede motivo per cambiare l’attuale gestione. Il South Texas Environmental Justice Network, contrario alla creazione della città e alla restrizione dell’accesso alla spiaggia, ha organizzato una nuova protesta in programma alla chiusura dei seggi.