Si apre la crisi in Portogallo. Il Parlamento portoghese ha respinto la mozione di fiducia presentata dal governo minoritario di centrodestra, guidato da Luís Montenegro, che automaticamente cade.
In Portogallo si apre la crisi di governo. Il Parlamento portoghese ha respinto la mozione di fiducia presentata dal governo minoritario di centrodestra, guidato da Luís Montenegro, coinvolto in una serie di scandali: il governo automaticamente è caduto, appena un anno dopo il voto.
Solo i deputati di Iniziativa liberale hanno votato a favore insieme ad Alleanza democratica, la coalizione di socialdemocratici e popolari che aveva vinto le elezioni il 10 marzo di un anno fa. I deputati socialisti, quelli di Chega, i comunisti, il Blocco di sinistra e altri partiti minori come Livre e gli animalisti del Pan hanno votato contro.
Il risultato del conteggio dei voti non è stato reso noto nell’immediato ma il presidente del Parlamento, Jose Pedro Aguiar-Branco, ha annunciato che l’esecutivo è uscito sconfitto. Il governo, composto da un’alleanza bipartitica guidata dal Partito Socialdemocratico, aveva solo 80 seggi nell’attuale legislatura di 230 seggi. L’esecutivo aveva chiesto la fiducia per “dissipare l’incertezza” sul proprio futuro nel mezzo di una crisi politica che si è concentrata sul premier Montenegro, distogliendo l’attenzione dalle politiche del governo. E’ probabile che le nuove elezioni si svolgeranno a maggio
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Cosa succede adesso
Ora sarà il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, a decidere i prossimi passaggi: il presidente dovrà decidere se individuare un nuovo premier o indire nuove elezioni. L’ipotesi più accreditata comunque è il ritorno alle urne, probabilmente a maggio.
La crisi politica arriva pochi mesi prima dell’inizio del semestre bianco, che segna la fase finale del suo mandato, durante la quale il presidente non avrebbe potuto sciogliere l’Assemblea legislativa.
Nei giorni scorsi Marcelo Rebelo de Sousa aveva già annunciato due possibili date (11 o 18 maggio) per le elezioni anticipate, mentre per il 12 e 13 marzo sono previsti i primi round negoziali con le delegazioni dei partiti. Il governo Montenegro cade in seguito alle polemiche delle ultime settimane, legati a uno scandalo finanziario che vede coinvolti anche sua moglie e i suoi figli. Diverse inchieste giornalistiche hanno fatto emergere possibili conflitti d’interesse fra la società di consulenza gestita dalla famiglia del primo ministro, la Spinumviva, e alcuni dei suoi clienti, in particolare l’azienda Solverde, che gestisce diversi casinò le cui concessioni dipendono proprio dall’esecutivo.
Dopo aver superato due mozioni di sfiducia di Chega e del Partito comunista, Montenegro ha deciso di presentare una mozione di fiducia quando i socialisti avevano richiesto l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività della Spinumviva. Lo scioglimento del Parlamento rinvierebbe ogni altra eventuale iniziativa alla prossima legislatura.