MILANO – Dopo la richiesta formale da parte di tre membri del consiglio di amministrazione di un cda con urgenza, e dopo l’avvio della procedura da parte del comitato nomine, Telecom Italia si appresta a convocare un consiglio straordinario per la cooptazione del quindicesimo consigliere. La riunione si terrà il prossimo 29 maggio, quindi prima del 9 giugno quando è attesa una nuova offerta per la rete da parte di Kkr, e prima del cda del 22 che sarà chiamato eventualmente ad approvarla.
Vivendi, per il posto lasciato vuoto dall’ad del colosso francese Arnaud de Puyfontaine lo scorso 16 gennaio, ha indicato Luciano Carta – ex presidente di Leonardo, uomo delle istituzioni in precedenza a capo dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, i servizi segreti che hanno preso il posto del Sismi nel 2007 – che avrebbe i requisiti di indipendenza.
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Il comitato nomine presieduto da Paolo Bonomo starebbe selezionando altri due candidati di standing da mettere ai voti insieme a Carta, per la cooptazione.
Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,8% della società, da tempo sostiene che il sacrificio della rete, l’asset più importante di Telecom, si giustifica solo di fronte a un generoso conguaglio (stimato in 31 miliardi), ma anche il cda di Tim finora ha ritenuto i 19 miliardi proposti da Kkr “insufficienti”.
Se Carta venisse cooptato prima del 22 giungo, potrebbero cambiare gli equilibri in consiglio, anche perché il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini, non potrebbe esprimersi sulla rete dato che la Cassa (socia al 9,9% di Tim e al 60% della rivale Open Fiber) è in una posizione di conflitto d’interesse.
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