Yoon Suk-yeol fa marcia indietro. Travolto dalle polemiche, il leader conservatore mette in standby per il momento una delle proposte più controverse del suo governo: quella di aumentare fino ad un massimo di 69 ore la settimana lavorativa dei sudcoreani (dalle attuali 52). Il presidente sudcoreano ha dato istruzioni al Ministero del Lavoro di riformulare il disegno di legge per tenere conto delle rimostranze dell’opinione pubblica.