ROMA — Una manovra dimezzata negli importi, nei tempi, negli impatti. Il governo prende atto della realtà di un quadro economico cambiato, archivia bandierine e slogan elettorali e si prepara a una seconda legge di Bilancio ridotta all’osso e concentrata soprattutto nella prima metà dell’anno. Così da arrivare alle elezioni europee di inizio giugno con qualche freccia nell’arco delle promesse.