ROMA – Robert Carey, presidente di Wizz Air, una delle maggiori compagnie low cost in Europa. Lei vedrà il ministro Adolfo Urso (Imprese) oggi pomeriggio. Per dirgli che cosa?
“Che consideriamo illegittimo il decreto del governo italiano sul caro voli”.
E’ il decreto che, tra le altre cose, fissa un tetto al prezzo dei biglietti dall’Italia continentale verso la Sicilia e la Sardegna.
“Si tratta di un provvedimento palesemente contrario ai regolamenti dell’Ue. E queste norme sono addirittura incomprensibili per una compagnia aerea come la nostra che, dal suo arrivo sul mercato italiano, ha abbassato le sue tariffe del 50%”.
I nostri biglietti non superano gli 85 euro di media. La convenienza per le persone è immutata
Presidente, la gente comune ha il mal di testa e il mal di pancia quando deve comprare un biglietto aereo.
“Certamente le compagnie aeree devono fronteggiare un’inflazione fuori dal comune. In questo scenario complesso, Wizz Air ha conservato un prezzo medio per biglietto che si aggira intorno agli 80-85 euro. La convenienza dei nostri voli è immutata”.
L’Enac, la nostra autorità governativa, vi accusa di aumentare i prezzi in corrispondenza con le calamità naturali, come l’alluvione in Emilia-Romagna, quando le persone non possono usare il treno o l’aereo.
“Lo nego categoricamente. Non speculiamo su questi eventi tragici. Purtroppo il mercato ha le sue regole. Quando si determina un picco di domanda, i prezzi dei biglietti aumentano. Ma questo avviene sempre, anche quando i tifosi volano in massa per andare alla finale di Champions League. In generale noi non abbiamo voli su distanze che il treno può coprire in quattro ore”.
D’accordo: il decreto taglia-costi non sta bene né a voi, né a Ryanair. Proponga lei, allora, una ricetta per far scendere i prezzi.
“Bisogna mettere i vettori nelle condizioni di offrire sempre più voli e posti per viaggiare. A quel punto sarà il mercato, naturalmente, a determinare una riduzione delle tariffe”.
A Venezia e Napoli le nuove tasse aeroportuali sono sopra il livello di guardia. Danneggeranno soprattutto i residenti che vogliono viaggiare
In Italia, aeroporti importanti – come Venezia e Napoli – aumentano le tasse aeroportuali che i passeggeri pagano.
“E’ un’altra decisione che, come può immaginare, non ci piace molto. Capisco benissimo che Venezia metta in campo delle tasse ecologiche per gestire al meglio l’enorme afflusso di turisti”.
Una pressione enorme, soprattutto d’estate.
“L’estate, per noi, non rappresenta un problema proprio per il grande numero dei passeggeri che trasportiamo. Ma le tasse aeroportuali peseranno molto d’inverno, quando i flussi sono contenuti. Mi chiedo poi se simili misure finiranno per penalizzare i residenti di quelle città”.
UN AIRBUS A320 NEO DI WIZZ AIR
In che senso?
“Noi abbiamo creato una base a Venezia per permettere ai veneziani di raggiungere località che amano molto: la Giordania, l’Egitto, Praga. Alla fine – tassa dopo tassa – la disponibilità a viaggiare può risentirne”.
Aspetto ancora la firma tra i tedeschi e il vostro ministero dell’Economia sul contratto finale
Come lei sa, Lufthansa sta per comprare il 41% di Ita Airways…
“Vorrebbe comprare Ita. Ma stiamo ancora aspettando la firma sul contratto”.
Capisco che lei voglia gufare. In ogni caso, la Commissione Europea porrà delle condizioni, dei paletti all’acquisizione, per garantire la concorrenza. Quali misure auspica?
“Mi auguro che la Commissione rompa il monopolio che insieme, Ita e Lufthansa, minacciano di creare a Milano Linate. Già oggi, Ita ha da sola oltre il 60% degli slot, cioè dei diritti di decollo e atterraggio nell’aeroporto milanese”.
Troppi?
“Più di quelli che qualsiasi compagnia possa vantare nei propri hub di riferimento. A questo 60% si aggiungerà l’8% ora in mano a Lufthansa. Questa follia impedisce ai concorrenti di volare copiosamente su Linate generando una lesione della concorrenza e un danno per i viaggiatori. Più funziona la competizione, più migliorano i servizi e più basse sono le tariffe”.
Presidente Carey, faccia un numero. A quanto dovrebbero scendere Ita e Lufthansa in termini di slot a Milano?
“Al 45%. Venti aeromobili di altre compagnie ne ricaverebbero il diritto di volare sullo scalo, praticando tariffe ben più vantaggiose per i viaggiatori”.