MILANO — Il mercato dà, il mercato toglie. Fino a marzo tutti a elogiare le banche italiane, rilanciate dal rialzo dei tassi, ripulite dai cattivi crediti, ancorate alla tenuta dei conti pubblici, reduci da bilanci 2022 da record, con 15 miliardi di utili e remunerazioni ai soci salite per Intesa e Unicredit sopra l’11%.
«La più dolce luna di miele degli ultimi 15 anni per prospettive di utili e solidità», scrisse Citi.