Autostrade, i pedaggi di Aspi crescono del +2% dal primo gennaio

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ROMA – I pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia dal primo gennaio aumenteranno del 2%, con l’ aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023.

“Inferiori all’inflazione”

Nella nota del ministero delle Infrastrutture, Matteo Salvini – titolare del Dicastero e vicepremier – sostiene che è stato scongiurato “un aumento che sfiorava il 5%”. Dunque, nel nostro Paese, “gli incrementi sulle tratte interessate sono inferiori all’inflazione”.

La prima richiesta di Autostrade prevedeva un incremento effettivo del 3,35% dal 2023, tra nuovo adeguamento tariffario, rivalutazione della tariffa 2021-2022 e sconto proposto dal concessionario. La  fase negoziale con il ministero fa scattare gli incrementi in modo graduale, spalmandoli in due tranche semestrali

È confermato inoltre lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24-A25 (Roma-L’Aquila-Teramo e Diramazione Torano-Pescara): il Mit, si legge, valuta una eventuale riduzione.

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“Il 50% senza ritocchi”

Nella nota si sottolinea che: “sono scongiurati gli aumenti nella stragrande maggioranza delle società autostradali italiane”, il 50% delle arterie è senza incrementi, gli aggiornamenti delle tariffe sono graduali e con tagli rispetto alle previsioni.

Non si registrano, inoltre, si legge nella nota, inasprimenti per le società con aggiornamento del Piano economico in corso:
– Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova,
– Milano Serravalle,
– Società Autostrada Ligure Toscana,
– Tronco Autocisa,
– Società Autostrade Valdostane,
– Tangenziale di Napoli,
– Autostrada dei Fiori,
– A6,
– Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus,
– Società Autostrada Tirrenica,
– Raccordo Autostradale Valle d’Aosta,
– Concessioni Autostradali Venete.

Arterie senza rinnovi

Zero incrementi anche per le società con concessione scaduta (Autostrada del Brennero, Società Autostrada Ligure Toscana, A12 Tronco Ligure Toscano, Autovie Venete, Satap, Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori, Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta).

Inalterate infine la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi (come detto), il Consorzio per le autostrade siciliane.

In Spagna e Francia

Secondo il ministero delle infrastrutture e il ministero dell’Economia “gli italiani potranno beneficiare di una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei“.

Vengono riportati gli esempi di Spagna e Francia: “In Spagna per undici tratte autostradali è previsto un incremento del 4% (rispetto alla richiesta media di +8,4%); in Francia è prevista invece una lievitazione media delle tariffe del 4,75% dal primo febbraio 2023, che si aggiunge al +2% del 2022”.

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