MILANO – Il governo studia incentivi al settore auto riservato però ai soli produttori sul territorio nazionale. Lo ha detto il ministro per le imprese e il made in Italy, Alfredo Urso. Nell’automotive c’è anche il tema “di tutelare la nostra produzione: su questo ho aperto un tavolo anche con Stellantis e per confrontarmi con tutto il settore. Un dato di fatto dice che la maggiorparte degli incentivi sono andati a macchine Stellantis ma soprattutto a macchine Stellantis realizzate all’estero”, ha detto Urso alla presentazione di un rapporto di Federmanager-Aiee. E aggiunge: “anche in questo” si sta valutando “come, da subito, realizzare degli incentivi che, di fatto, in qualche misura, incentivino la produzione nazionale di autovetture”.
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Gli incentivi nel settore dell’automotive sono stati utilizzati appieno per alcune tecnologie e sono rimasti inutilizzati per le macchine elettriche, nel senso che la gran parte degli incentivi per le macchine elettriche non sono stati giudicati tali, comunque significativi, o comunque adatti, perchè la macchina elettrica in Italia costa ancora troppo e se la possono permettere in pochi”, dice il ministro, che evidenzia anche come non aiuti il fatto ancora sia carente la rete di colonnine e punti di ricarica: “Siamo sempre a 36mila punti di ricarica rispetto ai 90mila di un paese come l’Olanda che non ha la stessa dimensione geografica dell’Italia, è più piccola e più concentrata”. Su questo fronte “dobbiamo fare di più perchè il consumatore sia incentivato davvero ad usare l’auto elettrica”.
“In più – aggiunge Urso – c’è il fatto che dobbiamo tutelare la nostra produzione”. Evidenzia quindi “io dato di fatto se la maggior parte degli incentivi è andato ad auto Stellantis ha riguardato soprattutto auto prodotte da Stellantis all’estero.
C’è comunque un impatto positivo indiretto per le nostre imprese, rileva, considerando che “la filiera dell’automotive italiana è così significativa che poi fornisce anche le case automobilistiche tedesche e di altri paesi” ma – sottolinea è un dato “significativo”. Da qui il confronto “sia con Stellantis sia con la filiera dell’automotive” anche su come incentivare la produzione nazionale di auto.