«Questo è per te, sindaco, e per la tua famiglia. Come ha buttato giù la nostra casa, io butterò la sua. Tempo al tempo. Lo Stato non mi fa paura». È la minaccia che arriva sui social al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e ai suoi parenti da Silvio Hilic, uno dei residenti di via Arzachena, a Rocca Cencia, un fortino dei clan sinti, accompagnata dalla foto dell’uomo che imbraccia un fucile.
Silvio Silvietto, nome social di Hilic, come riportano alcuni quotidiani, commenta il post di una vicina di casa relativo alla demolizione, tre giorni fa, di due villette abusive alla periferia est di Roma. «Lì c’è tutta la mia vita la mia famiglia la mia infanzia il mio tutto. Quindi siete pregati di parlare con rispetto. Nessuno ha levato niente a nessuno. Loro hanno levato un tetto a una famiglia con otto minori. E tanto chi li ha portati a questo pagherà….altro se pagherà! dio è grande!», afferma Silvietto.
Lo sgombero
L’operazione interforze di sgombero e demolizione di martedì è stata pianificata, sotto il coordinamento della Questura, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le attività di censimento effettuate nei giorni precedenti hanno accertato che i due immobili nel tempo erano stati occupati abusivamente da nuclei familiari di origine sinti, tra cui diversi minori. Alcuni degli occupanti erano gravati da precedenti di polizia per illeciti contro il patrimonio, contro la persona e in materia di armi e stupefacenti. Complessivamente sono state identificate undici persone, tra cui sette minorenni, per i quali sono stati immediatamente attivati i servizi di tutela sociale.
Ora sulle minacce via social contro il sindaco sono stati avviati approfondimenti investigativi da Digos, Guardia di finanza e carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Tivoli al fine di contestualizzare la notizia e assicurare ogni iniziativa di polizia giudiziaria utile. «Le minacce non modificano di una virgola il nostro impegno contro le mafie e per affermare la legalità e restituire ai cittadini spazi oggi sottratti alla criminalità. Continueremo, insieme alla Prefettura, alla Questura e alle forze dell’ordine, a lavorare con determinazione per rendere Roma una città più sicura e più giusta», afferma nella serata di venerdì Gualtieri ringraziando per la solidarietà bipartisan immediatamente scattata. A partire dalla premier Giorgia Meloni: «Un’intimidazione inaccettabile, nei confronti della persona e dell’istituzione che rappresenta, che va stigmatizzata con fermezza».
La solidarietà
Dal segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. E poi dalla segretaria del Pd, Elly Schlein: «A Roberto vogliamo dire che non è solo e che tutto il Pd è al suo fianco e sostiene la sua opera coraggiosa e determinata». Ed ancora dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca che sottolinea come «ogni forma di intimidazione è inaccettabile e va condannata con fermezza». «Siamo al tuo fianco. La più ferma condanna per la minaccia, alcuni sembrano non arrendersi, lo faranno. Silvio Hilic lo Stato vince. Pronta ad andare a Rocca Cencia! Un abbraccio», dice la presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo.
