Nel 2025 c’è stato un  aumento dei pericoli, con oltre 30.000 nuove vulnerabilità identificate, un aumento del 17% rispetto al 2024. Allo stesso tempo, la spesa globale in cybersecurity ha superato i 200 miliardi di dollari, sostenuta da un’ondata di attacchi sempre più sofisticati, alimentati anche da intelligenza artificiale offensiva e deepfake altamente realistici, ossia immagini, audio o video generati con l’IA ma capaci di risultare più che credibili.

Queste le basi per i panel, gli incontri dell’edizione di questo anno di Cybertech Europa, evento che coniuga l’aspetto di incontro tra produttori, esperti, istituzioni.

Un evento che arriva in un momento storico particolare per tutto il mondo che deve affrontare guerre, scelte economiche, cambi della società che fanno sentire tutti in una situazione di “essere in mezzo al fiume” del cambiamento.

Un’atmosfera che si avverte entrando: grandi misure di sicurezza, strade chiuse, controlli pressanti all’ingresso e poi dentro molte aziende, molte start up un pubblico poco istituzionale. I panel sono tutti molto tarati sulle aziende, sulle attività di protezione dei dati, sulle nuove minacce e sulle attività di difesa. Grande interesse sull’AI e sui rischi che oggi si corrono essendo “in una terra di mezzo” dove ancora molte regole devo essere definite e dove quindi, i cosiddetti agenti malevoli” o “bad boys”, possono opera con grande facilità di manovra. Ma per gli esperti del settore è solo un momento e a breve si troverà la strada giusta per difendersi.

Sicuramente sulle misure di sicurezza ha influito la presenza di un ospite internazionale come l’ex Sottosegretario di Stato americano, ed ex capo della Cia, Mike Pompeo che in sessione plenaria ha ricordato quanto si importante il legame tra “Europa e USA” tanto di dire che non “lavorare insieme” porterà ad un fallimento epocale! 

E parlando di Europa e Stati Uniti ha parlato di quella che è la sfida rappresentata dalle potenze autoritarie: “Il Partito comunista cinese, insieme a Iran, Russia e Corea del Nord, sta cercando di abbattere tutto ciò che ha prodotto risultati straordinari per la civiltà occidentale, in particolare per l’Europa e gli Stati Uniti, anche nello spazio tecnologico” e ha ricordato che “l’intelligenza artificiale sta ridisegnando le dinamiche geopolitiche legate all’economia”. 

E ha fatto poi notare che “la Cina investirà quest’anno più di quanto farà l’Europa nell’arco di un decennio e questa economia ha la possibilità e la forza di spostare   il potere a livello globale”. In ultimo l’ex Sottosegretario ha criticato l’eccessiva burocrazia di Bruxelles. Pompeo ha invitato le istituzioni europee a “premiare gli innovatori” e a creare “un ecosistema di innovazione senza rivali nel mondo”.

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