Storie Web venerdì, Dicembre 13
Notiziario

Lo spazio come ambito sempre più strategico per la difesa. È il messaggio emerso in occasione del convegno “Spazio al futuro. L’Aeronautica Militare oltre la linea di Karman”, che si è svolto a Roma, presso l’Auditorium “A.Visconti” di Palazzo Aeronautica. Un’occasione di confronto tra le istituzioni coinvolte con i temi aerospaziali per approfondire la conoscenza sullo spazio e allostesso tempo celebrare il 60° anniversario del lancio del satellite San Marco. L’incontro è stato organizzato dal Centro studi militari aerospaziali (Cesma) dell’Associazione Arma aeronautica, in collaborazione con l’Aeronautica militare.

«L’accesso alle risorse aerospaziali» ha sottolineato il Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti «è una condizione essenziale per garantire la sicurezza del Paese e per condurre operazioni militari e lo sviluppo della cosiddetta space economy è un’opportunità strategica per chiunque voglia investire in ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale con importanti ricadute a favore della comunità e del Paese. Dal progetto “San Marco” sono derivate le competenze spaziali dell’Italia in termini di capacità di lancio di satelliti e di ricerca spaziale».

Il ruolo dell’Aeronautica militare

Da parte sua, il presidente del Cesma Giovanni Fantuzzi ha messo in evidenza il ruolo di primo piano dell’Aeronautica militare. «Tutti cercano un “Supporting Space”, cioè i servizi spaziali a disposizione delle applicazioni militari, civili e dual-use – ha affermato -. Ma una volta che riempiamo lo spazio con assetti satellitari di alto valore, è necessario qualcuno che supporti questi assetti (manutenzione in condizioni operative, upgrade, protezione fisica, ecc…). L’Aeronautica militare si occupa anche del “Supported Space”, cioè di gestirne la regia».

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