Sono fuori i due bandi di concorso del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’assunzione a tempo indeterminato di 1.928 insegnanti di religione cattolica tra scuole d’infanzia, primarie, medie e superiori. Sono 1.001 i posti per le scuole secondarie, 927 per quelle dell’infanzia e primarie. Il concorso è riservato a chi ha titoli che attestano la possibilità di svolgere questi insegnamenti. Il termine della domanda è alle ore 23.59 di mercoledì 4 dicembre.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito prevede 1.928 assunzioni come insegnante di religione cattolica
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito apre le porte e assume 1.928 insegnanti di religione cattolica a tempo indeterminato. Lo fa con due bandi di concorso, uno dedicato alle scuole dell’infanzia e primarie e l’altro per gli istituti secondari, pubblicati martedì 5 novembre. La scadenza per candidarsi è mercoledì 4 dicembre alle ore 23.59.
I concorsi ordinari Irc sono su base regionale e coprono i posti vacanti e disponibili per il triennio scolastico 2022/2023-2024/2025. Oltre al riconoscimento di idoneità rilasciato dal responsabile dell’ufficio diocesano di competenza territoriale almeno 90 giorni prima della scadenza, è richiesto un titolo che qualifica all’insegnamento della religione cattolica.
Alcuni esempi sono la licenza in Teologia, l’attestato di compimento degli studi teologici in seminario maggiore, la laurea magistrale in Scienze Religiose o la laurea in Scienze dell’Educazione con indirizzi legati alla didattica religiosa.
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Per entrambi i bandi, la domanda può essere inviata solo in via telematica, passando dal sito ufficiale del Ministero attraverso il portale dedicato ai concorsi oppure dal portale di reclutamento InPA con le credenziali Spid o Cie.
Requisiti e posti disponibili per la scuola dell’infanzia e primaria
I posti totali come insegnante di religione cattolica sono 1.928. Di cui 1.001 indirizzati per le medie e gli istituti superiori e 927 per le scuole dell’infanzia e le elementari. In quest’ultimo caso, la distribuzione geografica è la seguente:
- Abruzzo: 14 posti;
- Calabria: 1 posto;
- Campania: 1 posto;
- Emilia-Romagna: 108 posti;
- Friuli-Venezia Giulia: 15 posti;
- Lazio: 57 posti;
- Liguria 31 posti;
- Lombardia: 209 posti;
- Marche: 45 posti;
- Molise: 7 posti;
- Piemonte: 102 posti;
- Puglia: 77 posti;
- Sardegna: 11 posti;
- Sicilia: 77 posti;
- Toscana: 74 posti;
- Umbria: 21 posti;
- Veneto: 77 posti.
Per partecipare, in linea generale, i candidati devono avere la cittadinanza italiana o di uno stato membro dell’Unione europea, godere di diritti civili e politi, posizione regolare verso gli obblighi di leva. Sono esclusi coloro che sono stati tagliati fuori dall’elettorato politico attivo, chi ha riportato condanne penali e chi è stato destituito dal pubblico impiego.
Tra i titoli richiesti ci sono la certificazione di idoneità rilasciato dal responsabile dell’ufficio diocesano di competenza territoriale e quello di studio che, tra gli altri, può essere:
- Baccalaureato, licenza o dottorato in Teologia o nelle altre discipline ecclesiastiche;
- Attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un seminario maggiore;
- Laurea magistrale in Scienze Religiose conseguito all’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Università di Urbino;
- Lauree magistrali in Scienze dell’Educazione con specializzazioni in “Educazione e Religione”, “Pedagogia e didattica della Religione” o “Catechetica e Pastorale giovanile”.
La forma contrattuale per i reclutati che vengono assunti è a tempo indeterminato.
I requisiti necessari e il numero di posti per la scuola secondaria
I posti disponibili per le scuole medie e gli istituti superiori sono in tutto 1.001 e sono così distribuiti a livello geografico:
- Abruzzo: 19 posti;
- Basilicata: 4 posti;
- Calabria: 22 posti;
- Campania: 77 posti;
- Emilia-Romagna: 99 posti;
- Friuli-Venezia Giulia: 22 posti;
- Lazio: 111 posti;
- Liguria: 30 posti;
- Lombardia: 190 posti;
- Marche: 28 posti;
- Molise: 1 posti;
- Piemonte: 71 posti;
- Puglia: 66 posti;
- Sardegna: 33 posti;
- Sicilia 59 posti;
- Toscana: 76 posti;
- Umbria: 13 posti;
- Veneto: 80 posti.
Come nel bando delle scuole dell’infanzia e primarie, i requisiti richiesti sono la certificazione di idoneità rilasciato dal responsabile dell’ufficio diocesano di competenza territoriale e i titoli di studio con indirizzo religioso sopra riportati. Anche in questo caso il contratto di assunzione è a tempo indeterminato.
Come inoltrare la domanda e quali sono i documenti da allegare
Per partecipare al concorso è necessario il pagamento di un contributo di segreteria di 10 euro da effettuare con bollettino emesso dal sistema “Pago in Rete”. Ogni candidato può partecipare nella regione in cui è situata la propria sede dell’ordinario diocesano dov’è stato rilasciata la certificazione di idoneità.
L’invio della domanda è esclusivamente in modalità telematica e devono essere dichiarati nome e cognome, data e luogo di nascita, residenza, codice fiscale, cittadinanza e comune di liste elettorale. Il tutto passando dal sito ufficiale del Ministero attraverso il portale dedicato ai concorsi oppure da InPA con le credenziali Spid o Cie. La scadenza definitiva è mercoledì 4 dicembre alle ore 23.59.
Quante sono le prove e come si svolgono
I due bandi di concorso prevedono due prove, una scritta e una orale. La prima consiste in 50 domande a risposta multipla con 4 opzioni di risposta. Sono ripartite in 40 quesiti su competenze di ambito pedagogico, psicopedagogico sull’inclusione e didattico-metodologico, 5 riguardo la conoscenza di lingua inglese B2 e altrettanti sulle competenze digitali. La prova è superata se si ottengono 70 punti su 100.
Da qui, si passa all’orale, incentrata sull’accertamento di competenze didattiche, problemi educativi e capacità di organizzazione. La durata è di 45 minuti per le scuole superiori e 30 minuti infanzia e primaria. Previsti anche lo svolgimento di un test che consiste in una lezione simulata e una conversazione in lingua inglese. Anche qua la prova si intende superata con 70 punti su 100.
Sulla valutazione complessiva pesano anche i titoli, i quali possono valere fino a un massimo di 50 punti (per esempio, il dottorato di teologia arriva fino a 40 punti, che cambiano a seconda della votazione finale). Per ogni anno di anzianità nell’Irc di scuole di ogni ordine e grado c’è uno 0,5.
Come prepararsi per la prova scritta e la prova orale
Le materie su cui prepararsi sono in primis la conoscenza della psicologia dello sviluppo e dell’apprendimento scolastico, teorie dell’apprendimento (dal comportamentismo fino alla scuola della Gestalt), conoscenze pedagogico-didattiche per l’attivazione di relazioni educative e delle pratiche e degli strumenti per attivare la didattica personalizzata.
Tra l’altro ci sono anche gli aspetti più giuridici connessi alla scuola nella Costituzione italiane, funzioni, organizzazione, assetti degli ordinamenti, così come autonomia scolastica e leggi inerenti alla sfera dell’insegnamento. Per prepararsi al concorso ci sono libri ad hoc in vendita su Internet.