Cambio di rotta del mondo plant based. E’ quello che è emerso da Tuttofood che si è svolto a Milano dal 5 all’8 maggio a Milano. A farsi carico dei sostituti di carne e pesce sono principalmente i produttori che tradizionalmente non si occupano di secondi piatti: aziende che creano pasta, snack, alternative ai latticini e ai dessert, inserendo nelle specialità non solo proteine, ma anche vitamine e minerali che possono essere carenti in una dieta 100% vegetale, in primis la B12.
Lo fanno senza snaturare il prodotto conosciuto e amato, giocando con gli ingredienti, sfiorando soluzioni all’avanguardia e proponendo al consumatore un alimento che ha sempre mangiato, buono e rassicurante, che però gli permette di togliere carni, pesci e formaggi dalla propria dieta.
Barilla e Sgambaro presentano due paste secche proteiche: Barilla lancia Protein+, che, grazie alla proteina di pisello, arriva al 20% di proteine per 100 grammi di pasta; tiene la cottura e appare simile alla trafilata al bronzo dello stesso marchio. Sgambaro pensa a un pubblico attento al benessere olistico e crea Pastasole, che si avvale della farina di girasole, in perfetta economia circolare, per raggiungere il 28% di proteine per 100 grammi; retrogusto e colore vagamente erbacei, si sposa perfettamente con le verdure per creare, in modo naturale, un piatto unico equilibrato. Anche Riso Scotti trova la sua soluzione con la linea Basmati Protein basata su riso e lenticchie, che al momento conta due referenze: le gallette da 26 grammi di proteine su 100 di alimento e un mix di basmati e lenticchie rosse, decorticate e precotte in modo da essere pronte assieme ai chicchi in pochi minuti per un piatto completo. Se si gradiscono le torte salate Pan ha ideato Next Generation: due rotolini uno al curry con ceci, edamame e quinoa e uno con quinoa e kale.
Abbiamo già conosciuto gli snack fatti di legumi, Fiorentini ci ha abituati a scegliere tra una buona gamma, ma a TuttoFood ulteriori player arrivano ad allargare l’offerta. Snack Italy sfrutta farine di legumi e cereali per arrivare a una quota proteica del 23% di prodotto. Tre gusti adatti anche ai più piccoli tra cui anche panna acida e formaggio grazie ad aromi vegan friendly. Punta sui consumatori adulti Snext di Sama con cinque referenze fatte di legumi e mais: due quadratini dal gusto naturale e tre rettangolini alla paprika, barbecue o formaggio (sempre grazie ad aromi), tutti biologici. A proposito di spezzafame di qualità anche Madama Oliva cattura l’attenzione con la linea Lupamì, lupini dalla pezzatura lievemente più piccola di quella vista abitualmente in commercio, che, lavorati dall’azienda con macchinari all’avanguardia, si possono assumere senza dover essere sbucciati; la pelle è davvero sottile e non dà fastidio al morso. Quello che è realmente un healthy food che appartiene alla tradizione viene gradevolmente aromatizzato con peperoncino e lime, aceto balsamico o aglio e rosmarino diventando moderno e sfizioso.
Alla merenda e alla colazione ci pensano Skipper e The Bridge: il marchio di Zuegg presenta tre bevande all’avena con fragola, banana o pera, arricchite di calcio e vitamine del gruppo B, con un’etichetta relativamente pulita, senza zuccheri aggiunti. L’azienda veneta The Bridge, invece, espone l’High Protein dessert al cacao e cocco, profumato, biologico e con 10 grammi di proteine a porzione, grazie alle fave. Si conserva per mesi a temperatura ambiente ed è goloso per tutti.