Clima di feroce contestazione a San Siro contro il Milan sia prima che dopo la partita con il Genoa. Dopo l’anonimo e deludente 0-0, cori di insulti gridati ai giocatori che si sono rivolti alla Curva. Prima, striscioni di protesta contro la società non fatti entrare allo stadio.
Ennesima prestazione disarmante del Milan a Sn Siro, con uno scialbo 0-0 contro un buon Genoa che ottiene un punto prezioso per la propria classifica. La squadra di Fonseca non incide mai, in 90 minuti spreca e gioca solo a sprazzi rischiando al 90′ un clamoroso KO per autogol. Troppo per i propri tifosi che già insoddisfatti nel pre partita, esplodono tutta la loro rabbia e frustrazione quando i giocatori si avvicinano per i saluti finali: dalla Curva si alza solo un coro unanime di insulti.
I cori di insulti da parte della tifoseria del Milan verso i propri giocatori
“Ci avete rotto il c…” e poi ancora “Noi non siamo americani”. Sono i due cori che la Curva Sud, completamente esaurita per un San Siro sold out con 70 mila biglietti venduti ha voluto rivolgere ai propri giocatori. Nel saluto ai tifosi, i giocatori rossoneri si sono rivolti alle tribune applaudendo i propri spettatori che ne hanno approfittato per esternare il proprio disappunto con un coro che ha riempito l’acre aria dell’ennesima serata da occasione fallita.
Tutto era nato con un clima di festa, la celebrazione dei 125 anni di storia rossonera, tra musiche, colori e le leggende che si sono alternate tra i tanti trofei in mezzo al campo prima del match. Poi il Milan con una divisa straordinariamente iconica raffigurante il primo storico logo del club e una gara che doveva essere una degna conclusione di una notte speciale. Invece, nulla di tutto questo, con il clima che è diventato torrido in alcuni momenti anche durante il pre gara.
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L’amaro epilogo di un pareggio inutile tra errori e occasioni mancate
Troppe le occasioni mancate, troppa la discontinuità della squadra, sia nei singoli sia nel collettivo e a nulla è valsa la mezza rivoluzione voluta da Fonseca che ha messo in campo due 17enni, lasciando in panchina senatori e capitani, per dare un segnale forte. Ce non c’è stato ne è arrivato. Anzi, sul finale si è rischiata persino l’atroce beffa, su uno scellerato retropassaggio di Thiaw salvato in extremis da Maignan. Prima e dopo il vuoto, colmato dai fischi di San Siro e poi dall’assordante coro di disapprovazione che ha riempito lo stadio e che ha accompagnato i giocatori nel tunnel verso gli spogliatoi.
Lo striscione vietato che non è stato fatto entrare a San Siro: attacco alla società
Con a margine un altro episodio che ribadisce il clima di pura tensione tra tifoseria, squadra e dirigenza: la sicurezza non ha permesso che in Curva entrasse un altro striscione di protesta contro la proprietà americana. “Società Milan: via abbiamo aspettato e sostenuto a oltranza, della vostra mediocrità ne abbiamo abbastanza” recitava la scritta che evidentemente è stata considerata eccessiva ed è rimasta fuori dai cancelli di San Siro.