La certificazione Isee 2024 è ormai scaduta. Con l’arrivo del 2025, è necessario quindi aggiornare la certificazione per continuare a usufruire dei benefici previsti. Per farlo sarà necessario richiedere un nuovo calcolo basato sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica e saranno obbligatori una serie di documenti, da quelli personali a quelli patrimoniali.

La certificazione Isee 2024 è scaduta. Per accedere a qualsiasi agevolazione economica nel 2025, è ora obbligatorio richiedere un nuovo calcolo basato sulla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), raccogliendo e presentando così i propri dati personali, reddituali e patrimoniali.

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) è uno strumento fondamentale per stabilire l’accesso e l’entità di diversi bonus e agevolazioni; questi benefici vengono determinati in base ai parametri reddituali riportati nell’attestazione Isee. In sintesi, l’Isee consente di identificare quali agevolazioni spettano a ciascun cittadino in rapporto alla propria situazione economica.

Quando bisogna presentare l’Isee 2025

Non esiste una data fissa per presentare l’Isee 2025, ma è consigliabile procedere il prima possibile: alcuni bonus hanno scadenze specifiche, e il ritardo nell’aggiornamento potrebbe comportare la perdita o la riduzione dei benefici.

Bonus bollette 2025, come funziona e chi può approfittare degli sconti

Per i beneficiari dell’Assegno Unico, per esempio, l’Isee 2025 deve essere presentato entro il 28 febbraio per calcolare correttamente l’importo. Se non viene fatto, ecco cosa accade:

  • A gennaio e febbraio verrà utilizzato l’Isee 2024.
  • Da marzo, verrà erogato solo l’importo minimo previsto per legge.

Esiste comunque la possibilità di rimediare presentando l’Isee entro il 30 giugno. In questo caso, sarà effettuato un conguaglio con il riconoscimento degli arretrati; qualora si dovesse superare questa data, si riceverà esclusivamente l’importo minimo per il resto dell’anno.

Come ottenere la DSU per non perdere i bonus nel 2025

La DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) è il documento base per il calcolo dell’Isee e raccoglie informazioni essenziali sul nucleo familiare, dai dati anagrafici, a quelli reddituali fino ai dati patrimoniali.

Per compilare correttamente la DSUe ottenere l’Isee 2025, è necessario fornire quindi:

  • Dati personali: il codice fiscale e il documento di identità del dichiarante; i codici fiscali di tutti i membri del nucleo familiare, incluso il coniuge non convivente e i figli a carico; il contratto di affitto registrato (se si vive in locazione).
  • Dati reddituali: modello 730 o Redditi 2024 (riferiti ai redditi del 2023); la certificazione Unica (CU) 2024 per dipendenti e pensionati; i redditi esenti da imposte o soggetti a imposte sostitutive; indennità, trattamenti assistenziali e previdenziali e i redditi prodotti all’estero o borse di studio ricevute.
  • Dati patrimoniali: il saldo e la giacenza media di conti correnti e libretti di risparmio al 31 dicembre 2023; i titoli di Stato, azioni, obbligazioni e altre forme di investimento.
  • Beni immobiliari: certificati catastali e atti notarili, se applicabili.

Come richiedere l’Isee 2025 e quali documenti servono

Ci sono diverse modalità per richiedere l’Isee 2025: in maniera autonoma tramite portale online, accedendo così direttamente al sito dell’Inps e compilando la DSU; rivolgendosi a un Caf, centro di assistenza fiscale, che può aiutare, chi lo richiede, a preparare e inviare la DSU. Si può richiedere l’Isee 2025 anche tramite Isee precompilato, un’opzione semplificata fornita direttamente dall’Inps e dall’Agenzia delle Entrate, che include dati già registrati e richiede solo la conferma o l’integrazione.

Dopo l’invio della DSU, l’Inps impiega circa 10 giorni per elaborare e restituire il calcolo definitivo dell’Isee.

Come cambia nel 2025: la novità sui titoli di Stato

A partire dal 2025, alcune forme di patrimonio mobiliare non saranno più incluse nel calcolo dell’Isee:

  • Bot, Btp e altri titoli di Stato;
  • Libretti di risparmio postale e buoni fruttiferi postali.

Questi beni saranno esclusi fino a un valore massimo di 50mila euro, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2024.

Situazioni particolari: Isee personalizzati

Oltre all’Isee ordinario, esistono anche delle varianti specifiche per esigenze particolari. Ad esempio:

  • Isee socio-sanitario: per richiedere servizi di assistenza;
  • Isee universitario: necessario per accedere a riduzioni su tasse e contributi accademici;
  • Isee per minorenni: richiesto quando i genitori non sono coniugati né conviventi.

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