Le assemblee dei lavoratori Hydro Extrusions hanno deciso di organizzare da oggi, giovedì 27, a partire dalle 6 del mattino, un presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda: non sarà consentito l’ingresso né l’uscita dei mezzi.
La decisione arriva dopo la comunicazione ricevuta anche dallo stabilimento di Feltre (insieme ad altri cinque stabilimenti del gruppo norvegese nel mondo) dalla direzione aziendale, che ha annunciato la possibile chiusura del sito produttivo bellunese.
Il piano
L’azienda, leader nel settore dell’alluminio a basse emissioni di carbonio e delle energie rinnovabili, fa sapere che il Consiglio di amministrazione ha deliberato di avviare un processo di consolidamento delle attività europee di estrusione, con la proposta di chiudere gli stabilimenti produttivi di Cheltenham (Regno Unito), Bedwas (Regno Unito), Lüdenscheid (Germania), Feltre (Italia) e Drunen (Paesi Bassi).
«Nei siti interessati – si legge nella nota diffusa ieri – sarà avviato un formale processo di consultazione con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori e, qualora la decisione fosse confermata, le chiusure avranno luogo nel corso del 2026. La decisione è frutto di un’analisi approfondita delle performance e dell’attuale contesto di mercato, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità e rafforzare la competitività a lungo termine del business europeo dell’estrusione».
L’impatto
In Italia, il piano di riorganizzazione prevede la chiusura dello stabilimento produttivo di Feltre, con un potenziale impatto su circa 115 dipendenti. «Siamo pienamente consapevoli dell’impatto che questa proposta di riorganizzazione può avere sulle persone coinvolte: complessivamente circa 730 dipendenti in cinque stabilimenti, che operano su otto presse per estrusione, diversi processi a valore aggiunto e tre unità di riciclo. Ed è proprio questa consapevolezza che ci guida a gestire questa fase con responsabilità, trasparenza e rispetto. Siamo pienamente consapevoli della rilevanza di questa proposta per le persone e per il territorio, ed è per questo che, come previsto dalla normativa italiana, Hydro attiverà le procedure di legge e aprirà un confronto strutturato con le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei lavoratori e con le istituzioni competenti. Il nostro obiettivo è garantire un dialogo trasparente, rispettoso e responsabile durante tutte le fasi del percorso consultivo».