Le case automobilistiche giapponesi Honda Motor Co. e Nissan Motor Corp. hanno confermato di essere in trattativa per una collaborazione più stretta: “Come annunciato a marzo e agosto, stiamo discutendo possibilità di cooperazione in molti settori” e una fusione “è tra le possibilità'”, ha detto un portavoce della Honda ai rumors circolati nella notte dopo la pubblicazione della notizia su Bloomberg che riprendeva il quotidiano Nikkei Asia. I due gruppi “stanno esplorando vari tipi di collaborazione, per sfruttare i rispettivi punti di forza”, ha fatto sapere da parte sua Nissan. Honda sta valutando diverse opzioni: fusione, fusione di capitale o holding, ha riferito all’agenzia Bloomberg il vicepresidente Shinji Aoyama. Secondo la televisione giapponese Tbs, l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare anche in giornata. 

La fusione anche con Mitsubishi

Secondo alcuni report dei media anche Mitsubishi Motors Corp., membro dell’alleanza Nissan, sarebbe stato inclusa nelle trattative. Una fusione potrebbe dar vita a un colosso del valore di circa 55 miliardi di dollari, sulla base della capitalizzazione di mercato delle tre case automobilistiche. L’unione delle forze aiuterebbe le due aziende ad acquisire maggiori dimensioni per competere con Toyota Motor Corp, leader del mercato giapponese. 

Il gigante Honda sta valutando l’ipotesi di una possibile fusione con la compatriota in difficoltà Nissan nel  tentativo di rafforzare la loro competitività nel settore delle auto elettriche, secondo quanto riferito dai media. La fusione, che incorporerebbe anche Mitsubishi Motors, renderebbe le società più  competitive rispetto a Tesla e ai produttori cinesi di veicoli  elettrici, ha riferito Nikkei Asia. Le due case automobilistiche  insieme, già legate da una “partnership strategica” da marzo, formerebbero il terzo attore automobilistico più grande del  mondo con vendite di oltre 8 milioni di veicoli, avvicinandosi a  Toyota e Volkswagen.

Il titolo di Renault vola nella Borsa di Parigi

 L’annuncio della possibile fusione ha fatto guadagnare il 6% al titolo di Renault all’apertura della Borsa di Parigi perché la casa automobilistica francese detiene il 22% del capitale di Nissan.

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