Nel 2024 aumenta il cyber crimine ma, soprattutto, gli asset pubblici potenzialmente vulnerabili. Nei primi dieci mesi del 2024 gli «eventi cyber» – cioè la rivelazione di una attività anomala sui sistemi informatici – sono aumentati del 25%, mentre gli «incidenti cyber» – che invece comprometto la sicurezza dei sistemi – hanno subito un rialzo del 36%. Le vittime restano soprattutto le Pubbliche amministrazioni centrali, il settore delle Telecomunicazioni e dei Trasporti. Gli asset pubblici potenzialmente vulnerabili sono aumentati del 253%.
Sono i dati dell’Agenzia per la cyber sicurezza nazionale, organismo d’intelligence diretto dal prefetto Bruno Frattasi, che oggi terrà un resoconto dei lavori del G7 Cybersecurity working group. Un incontro che avrà l’obiettivo di consentire ai partner G7 di discutere delle politiche cyber, del livello di cooperazione e dello scenario internazionale che so prospetta. Sarà anche l’occasione di effettuare il passaggio della presidenza del gruppo, fino ad oggi italiana, alle autorità canadesi.
I dati
Ma torniamo ai dati. Nei primi dieci mesi del 2024 (1° gennaio 2024-31 ottobre 2024), rispetto a tutto il 2023, l’Agenzia ha registrato: 1.591 eventi cyber, in aumento rispetto ai 1.277 del 2023; 413 incidenti cyber, in aumento rispetto ai 303 del 2023.
Poi ci sono le vittime: sono passate da 1.228 del 2023 alle attuali 1.904, con una impennata del 55%.
Le rivendicazioni degli attacchi DDoS (un tipo di attacco informatico progettato per rendere un sistema, un servizio o una rete indisponibile agli utenti legittimi, sovraccaricandolo con un’enorme quantità di traffico proveniente da molteplici fonti) sono state 226 da parte di gruppi attivisti in danno di soggetti italiani, in diminuzione del 15% rispetto alle 266 del 2023.