Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni, promette il leader jihadista Jolani. Mosca prosegue intanto il ritiro dal Paese mediorientale. Un alto funzionario di Hamas afferma che “c’è un’eccellente opportunità” per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu

  • Alunni tornano a scuola a Damasco, 7 giorni dopo caduta di Assad

    Decine di alunni in uniforme sono tornati a scuola a Damasco questa mattina per la prima volta dalla caduta del governo di Bashar al-Assad una settimana fa. Nelle strade della capitale siriana, dove l’8 dicembre è entrata la coalizione di fazioni ribelli guidata dal gruppo islamista radicale Hayat Tahrir al-Sham (Hts), l’atmosfera di festa e l’euforia hanno lasciato il posto alla calma della vita quotidiana.

    Per approfondire:

    – Siria, le macerie dell’economia nel dopo Assad e le speranze sulla ricostruzione

  • Netanyahu ha parlato con Trump (Ynet)

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto nella notte un colloquio telefonico con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo scrive il sito di notizie israeliano Ynet, secondo cui Netanyahu e Trump hanno parlato del conflitto nella Striscia di Gaza e del possibile accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti da oltre un anno nell’enclave palestinese. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali ma la notizia del colloquio tra il premier israeliano e il tycoon viene rilanciata anche dal Times of Israel che cita inoltre la situazione in Siria, dopo la fine dell’era Assad, tra i temi affrontati.

  • Almeno 14 morti in nuovi raid di Israele su Gaza

    Almeno 14 persone sono rimaste uccise e altre 30 ferite, tra cui donne e bambini, in seguito a una serie di attacchi aerei israeliani su Gaza avvenuti questa mattina: lo riferiscono l’agenzia palestinese Wafa e Al Jazeera. Secondo le testimonianze, uno dei raid più letali si è verificato nella città di Izbat Beit Hanoun, nel nord di Gaza, dove è stata colpita una tenda che ospitava sfollati. In un altro attacco, un proiettile dell’artiglieria israeliana ha centrato un’area residenziale, a Beit Hanoun, uccidendo un uomo, la moglie e due figlie. Gli altri attacchi sono avvenuti a ovest e nel centro di Gaza City.

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