Un milione di interventi, 106 mila indagini, 6,2 miliardi di euro sequestrati per frodi fiscali, 1,2 miliardi nel mirino dell’antiriciclaggio e quasi 4 miliardi sottratti alla criminalità organizzata. L’economia sommersa, le truffe ai fondi pubblici e gli appalti inquinati dalla corruzione restano una ferita aperta per l’Italia. E la Guardia di finanza, con un dispositivo capillare che attraversa confini, mercati e reti digitali, mette in campo numeri da record pubblicati in occasione del 251° anniversario della fondazione del Corpo. Nel periodo 1° gennaio 2024-31 maggio 2025: smascherati 9.139 evasori totali, denunciati oltre 20.000 soggetti per reati tributari, indagate più di 5.000 società per illeciti nella crisi d’impresa. Una macchina investigativa che colpisce in profondità: dagli abusi nei bonus edilizi agli appalti pubblici truccati, dalle criptovalute sospette al contante che attraversa le frontiere, fino alle confische nei patrimoni mafiosi.

Riciclaggio tramite criptovalute, sequestrati 9 milioni di dollari

Il volto dell’evasione: oltre 9mila soggetti sconosciuti al fisco

Novemila evasori totali, 58 mila lavoratori in nero, oltre 6 miliardi di euro sequestrati. È l’identikit dell’illegalità fiscale tracciato dalla Guardia di finanza nei primi 17 mesi tra 2024 e 2025. Un’azione a tappeto che ha scovato 9.139 soggetti completamente sconosciuti al fisco, spesso attivi sulle piattaforme di e-commerce, e 58.315 lavoratori irregolari, riportando a galla le sacche d’illegalità ancora radicate nel tessuto economico italiano.

L’evasione non conosce confini: 1.118 casi di frode internazionale sono stati ricondotti a residenze fittizie, prezzi di trasferimento manipolati e capitali nascosti all’estero. Sul fronte penale, sono 20.918 i soggetti denunciati per reati tributari, con 496 arresti e sequestri per oltre 6,2 miliardi di euro legati anche a bonus edilizi e ambientali gonfiati o inesistenti.

Ma il fisco è solo una parte del campo di battaglia. Le Fiamme gialle hanno proposto la chiusura di 5.442 partite Iva a rischio e intensificato i controlli su accise e dogane, con 4.618 interventi nel primo settore e 77.825 nel secondo. Il contrasto al contrabbando ha portato alla luce 2.228 tonnellate di tabacchi illegali e alla denuncia di 1.789 soggetti.

Infine, sotto attacco anche il gioco clandestino: 377 punti scommesse abusivi scoperti, 550 responsabili denunciati. Un’azione a tutto campo che conferma il presidio strategico della Guardia di finanza sui nodi critici dell’economia sommersa.

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