In Groenlandia, Qupanuk Olsen è un nome che tutti conosco. Con oltre 500mila follower su TikTok e 300mila su Instagram, la sua popolarità sui social le ha fornito una piattaforma per entrare in politica. Guidando il partito Naleraq, è riuscita a ottenere un sorprendente 23% nelle ultime elezioni parlamentari, segnando un’importante svolta nel panorama politico dell’isola.

Se i tradizionali movimenti indipendentisti groenlandesi hanno spesso mantenuto una certa distanza da Donald Trump, Naleraq ha invece abbracciato una posizione più vicina agli Stati Uniti, attirando persino l’interesse di influencer pro-Trump arrivati a Nuuk nelle ultime settimane. «L’attenzione di Trump sulla Groenlandia è positiva, perché accelera di cento volte il nostro percorso verso l’indipendenza», ha dichiarato Olsen in un’intervista recente.

A trainare il successo del principale movimento di opposizione è stata proprio Olsen, il cui messaggio ha trovato particolare risonanza tra i giovani. La sua campagna, visibile e coinvolgente, ha avuto un impatto significativo anche al di fuori del mondo digitale, traducendosi in un risultato elettorale inaspettato.

Chi è Qupanuk Olsen?

Oltre a essere una figura di spicco sui social, Olsen è anche un’ingegnere minerario con una solida formazione accademica. Nata il 6 maggio 1985 a Qaqortoq, ha studiato in Danimarca, Stati Uniti e Australia, conseguendo una laurea in ingegneria civile con specializzazione in estrazione mineraria presso la Western Australian School of Mines della Curtin University. Nel corso della sua carriera ha lavorato nel settore minerario, ricoprendo ruoli chiave presso la miniera d’oro di Nalunaq e la società Ironbark Zinc.

Parallelamente alla sua carriera nel settore, nel 2020 ha lanciato il canale YouTube “Q’s Greenland”, diventato un punto di riferimento per la cultura e la storia groenlandese. Nei suoi video, realizzati in inglese e groenlandese, esplora le tradizioni Inuit, la gastronomia locale e la vita quotidiana nell’isola. Attualmente vive a Qinngorput, Nuuk, con la sua famiglia ed è madre di quattro figli. Parla fluentemente tre lingue: groenlandese, danese e inglese.

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