Lungo l’interminabile di King’s Road, la via di Londra che parte dalla piazza di Sloane Square, il cuore di Chelsea, il quartiere più elegante della città, a un certo punto la zona cambia nome in “World’s End”: all’incrocio della Fine del Mondo c’è l’insegna di William Hill, la più famosa catena di scommesse del Regno Unito. Di fronte, quella del concorrente: Paddy Power, di proprietà della società irlandese Flutter (che in Italia controlla il gruppo Sisal).
Gli allibratori scommettono sul nuovo Papa
Entrando da William Hill, sugli schermi della sala scommesse c’è da ieri c’è una nuova e inusuale voce: Next Pope, il “Prossimo Papa”. Sono aperte le betting sul futuro pontefice che dovrà succedere a Papa Bergoglio, morto il Lunedì dell’Angelo dopo aver trascorso la domenica di Pasqua in mezzo alla folla in Piazza San Pietro, da «Papa del Popolo» come si era sempre presentato.
Con le corse dei cavalli di Ascot ancora lontane (a metà giugno) e la Premier League ormai agli sgoccioli e vinta di fatto dal Liverpool, i bookmaker inglesi si sono scatenati su qualcosa di più appassionante rispetto a calcio&cavalli, i due sport più gettonati dai giocatori: indovinare il nome del nuovo Papa. Il favorito, nella ex provincia di Britannia, è il cardinale Pietro Parolin: viene dato a 15/8. Puntando 8 Sterline se ne incassano 15, ed equivale una possibilità di circa il 35% di essere eletto, la più alta tra tutti i papabili. Segue poi il filippino Luis Antonio Tagle, con una quota di 10/3, e la possibilità di vincere più di tre volte la scommessa.
I patiti, o gli speculatori, farebbero meglio a puntare sul semisconosciuto Leonardo Steiner: è il brasiliano arcivescovo di Manaus, la città dell’Amazzonia: viene pagato 100/1. Se uno puntasse 100 Sterline, ne potrebbe vincere 10.000. Ma è appunto un azzardo: perché le possibilità che dopo l’argentino Bergoglio, venga scelto un altro Papa sudamericano sono molto basse.
Parolin è il favorito, Steiner l’azzardo
Le quota degli allibratori inglesi, però, non solo cultura britanico, intriso di una passione smodata per le scommesse, lato vizioso del loro spirito mercantilista. Sono anche un barometro sensibilissimo, spesso affidabile: quasi sempre le loro previsioni si rivelano azzeccate.