La Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo è stata istituita su iniziativa del MIUR nel 2017, per prevenire questa piaga sociale attraverso azioni di sensibilizzazione rivolte agli studenti.
Il 7 febbraio, ogni anno, tutte le scuole sono chiamate a confrontarsi con gli alunni sull’uso consapevole dei social, sull’emarginazione dei più deboli e sull’evitamento di condotte violente.

Uno studio EspadItalia 2024, presentato in anteprima dal Laboratorio di Epidemiologia dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Ifc), ha evidenziato, tra gli altri risultati. che se nel triennio 2021-2023 erano principalmente le ragazze a segnalare esperienze di vittimizzazione, oggi sono i ragazzi a subire di più: con particolare riferimento al fenomeno del cyberbullismo, evidenziando come questo sia in continuo aumento tra i giovani italiani.

 

Oltre 800mila studenti (32%) hanno messo in atto episodi di cyberbullismo, con una percentuale poco più alta tra i ragazzi (35%) rispetto alle ragazze (29%). Il dato nel 2024 segna un record negativo, registrando il suo valore più alto di sempre. Le modalità di aggressione variano tra i generi. 

La modalità aggressiva più diffusa, per entrambi, è l’invio di insulti in una chat di gruppo. I ragazzi, poi, tendono a ricorrere a minacce dirette e insulti pubblici sui social, esponendo la vittima a un pubblico più ampio. 

Le ragazze, invece, preferiscono forme di bullismo più indirette, come l’esclusione dai gruppi online e la diffusione non autorizzata di contenuti personali. Quasi un quarto degli studenti (23% pari a quasi 600.000 ragazzi) si trova in un circolo vizioso: rivela di aver ricoperto il duplice ruolo di vittima e autore.

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