Una bomba sulla politica tedesca: l’Ufficio per la protezione della Costituzione ha accertato che Alternative für Deutschland è «sicuramente un’organizzazione «di estrema destra» e non è «compatibile con l’ordinamento liberale e democratico» della Germania. Il partito guidato da Alice Weidel e Tino Chrupalla, e sostenuto da Elon Musk durante la recente campagna elettorale, è la seconda forza politica al Bundestag con quasi il 21% dei voti conquistati il 23 febbraio. Da allora è cresciuta ancora e in alcuni sondaggi ha addirittura superato la Cdu-Csu, piazzandosi al primo posto.
La decisione
Per l’intelligence interna, però, non ci sono più dubbi. È lo stesso verdetto che finora era stato emesso per le federazioni regionali della Turingia, della Sassonia e della Sassonia-Anhalt, ma non per il partito a livello federale, fin qui considerato solo come un caso «sospetto».
Afd ha nel suo programma la remigrazione di massa di coloro che non si adeguano allo stile di vita dei tedeschi. Remigrazione è l’eufemismo coniato dall’ideologo austriaco di estrema destra, Martin Sellner, che la definisce come l’espulsione degli immigrati che violano la legge o che semplicemente «rifiutano di integrarsi», indipendentemente dal loro status di cittadinanza.
«La concezione prevalente del partito, basata sull’etnia e sulla discendenza, non è compatibile con l’ordinamento liberale democratico», sostengono le autorità. Ancora: Afd ritiene che i tedeschi «con una storia migratoria da Paesi a predominanza musulmana, ad esempio, non siano membri paritari della popolazione tedesca, come definita dal partito in termini etnici». I membri del partito agiscono «continuamente» contro rifugiati e migranti.
I risultati dell’indagine erano attesi per la fine del 2024, ma la caduta del Governo guidato da Olaf Scholz e le elezioni anticipate hanno imposto una pausa, per non influenzare l’esito del voto.