«I ricavi del primo anno? Ci siamo fermati a 400 euro». Da allora, dagli esordi del 2016, i numeri di Federico Tarditi sono cambiati parecchio, con la possibilità concreta per il fondatore di Geldis di vedere a fine anno, rispetto ad allora, una cifra moltiplicata per 10mila volte.

Target di quattro milioni di fatturato che per la Pmi milanese attiva nell’oral care rappresenterebbe un quasi raddoppio rispetto ai dati 2024 ma non certo un fulmine a ciel sereno, proseguendo e accelerando il trend di crescita già sperimentato in questi anni e mettendo a frutto l’ultimo investimento, che rivoluziona l’assetto dell’azienda trasformandola in produttore diretto: una linea produttiva da un milione di euro nell’impianto di Pregnana Milanese.

«Abbiamo deciso di fare un passo in avanti realizzando direttamente i nostri prodotti – spiega il co-fondatore – avviando linee produttive che possono arrivare a realizzare fino a 15 milioni di pezzi all’anno». Tra dentifrici e collutori o igienizzanti, (a cui si aggiungono gli spazzolini), produzione allargata rispetto all’idea iniziale del 2016, un detergente per l’igiene quotidiana di mascherine trasparenti, apparecchi ortodontici, protesi dentarie e bite.

«I canali di vendita – racconta la co-fondatrice Alice Di Donfrancesco – spaziano dagli studi odontoiatrici alle farmacie, a cui si aggiunge l’online. Con la produzione diretta arriviamo ad un controllo pieno della qualità e puntiamo ad accelerare il nostro percorso di crescita». Sviluppo che in termini di organico è già avvenuto, inserendo dieci persone negli ultimi tre mesi e portando l’assetto di addetti diretti a 25 unità, con la prospettiva di crescere ancora sulla base dell’andamento del mercato. Sviluppando la parte di ricerca (che assorbe il 30% dei ricavi) ma anche le altre strutture aziendali.

«Tutte le formule sono realizzate dal nostro laboratorio interno – aggiunge Tarditi – e in più di un caso si tratta di soluzioni brevettate. L’investimento che abbiamo realizzato nella linea produttiva è di un milione di euro e grazie a questa nuova capacità produttiva crediamo di poter superare i quattro milioni di ricavi».

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