Nato come attività artigianale nella cittadina di Rapperswil, sul lago di Zurigo, il gruppo svizzero Geberit è oggi un colosso internazionale del settore bagno, con oltre 3 miliardi di franchi svizzeri di fatturato, 10mila dipendenti in tutto il mondo, 26 impianti produttivi, quattro dei quali al di fuori dell’Europa su tre linee di prodotto principali: sanitario, sistemi di scarico e adduzione, ceramica.

Italia terzo mercato per il gruppo

Quotato dal 1999, il gruppo ha conosciuto negli ultimi 25 anni una grande e rapida crescita e festeggia oggi i suoi 150 anni con un aserie di iniziative che hanno visto in fulcro in Italia, in particolare durante la settimana del design di aprile a Milano. L’Italia è del resto il terzo mercato per importanza del cruppo (con circa il 7% sul fatturato totale), dopo la Germania che pesa per circa un terzo, e la Svizzera che genera il 15% circa dei ricavi. Ed è uno die poche che sono cresciuti anche nel 2023 (con un +1,9% rispetto al 2022), un anno non facile per il mercato nel complesso e che ha visto il fatturato di Geberit ridursi del 9,1%, sebbene con margini positivi, pari al 30% dei ricavi.

Non solo: il nostro Paese è strategico anche dal punto di vista produttivo, con due stabilimenti produttivi e circa 600 dipendenti, di cui circa 150 a Villaodse, dove concentra le produzioni delle tubazioni di scarico per il mercato europeo, e 350 a Gaeta (Latina), sito produttivo per la ceramica rilevato in seguito all’acquisizione, nel 2015, del gruppo Sanitec, che comprende una decina di prestigiosi marchi, tra cui l’italiana Pozzi Ginori. Geberit ha inoltre una filiale commerciale a Lugano.

Investimenti a Gaeta e Villadose

«Lo stabilimento di Gaeta ha un know-how estremamente elevato – spiega Giorgio Castiglioni, Direttore Generale Geberit Marketing e Distribuzione -: è una delle prime cinque fabbriche del gruppo, specializzata però su un prodotto di nicchia. Villadose è invece strategica non solo per la sua produzione, ma anche perché situata in un’area favorevole dal punto di vista logistico e infrastrutturale». Gli investimenti sulle fabbriche italiane, pertanto, continuano: negli ultimi 7-8 anni, solo su Gaeta, sono stati investiti circa 40-50 milioni di euro.

Il mercato italiano dovrebbe mantenersi positivo anche quest’anno, sebbene senza i picchi degli ultimi anni, grazie anche alla prosecuzione, sebbene parziale, degli incentivi sull’edilizia che hanno sicuramente contribuito a sostenere le vendite in Italia anche nell’ultimo anno.

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