Un raid aereo condotto ieri, 15 marzo, dall’Aeronautica israeliana nei pressi di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, ha causato la morte di almeno nove operatori di organizzazioni di beneficienza, secondo quanto riferito dall’ufficio stampa di Hamas e ripreso dalla Cnn. L’episodio, descritto come il più grave dallo stop alle ostilità entrato in vigore a gennaio, ha anche provocato numerosi feriti.

Idf divulga i nomi dei militanti uccisi nel raid a Beit Lahiya

Da parte sua, l’esercito israeliano (Idf) sostiene di aver preso di mira una “cellula terroristica” che impiegava un drone per attacchi contro i soldati all’interno della Striscia. Stando alle forze armate, nel raid sono rimasti uccisi sei membri di gruppi armati, fra cui Mostafa Mohammed Shaaban Hamad, indicato come uno degli infiltrati in Israele durante i tragici eventi del 7 ottobre.

Nell’elenco degli “obiettivi neutralizzati” figura anche Mahmoud Imad Hassan Aslim, affiliato al Battaglione Zeitoun di Hamas, accusato di aver agito sotto copertura giornalistica.

Tra le persone identificate ci sono: Mustafa Mohammed Shaaban Hamad, ritenuto membro di Hamas e coinvolto nell’invasione del territorio israeliano il 7 ottobre 2023; Mahmoud Yahya Rashdi as-Saraj, affiliato alle forze ingegneristiche di Hamas; Bilal Mahmood Fuad Abu Matar, militante di Hamas che si sarebbe presentato come fotografo; Mahmoud Imad Hassan Isleem, appartenente al battaglione Zeitoun di Hamas, descritto come un falso giornalista; Suheib Bassem Khaled Najar, legato alla Jihad Islamica Palestinese e recentemente scarcerato nell’ambito di un cessate il fuoco con Hamas; Mohammed Alaa Suhbi al-Jafir, un altro membro di Hamas.

Idf: uccisi due militanti Hezbollah nel sud del Libano

Due membri di Hezbollah sono rimasti uccisi questa mattina in un raid aereo israeliano nel sud del Libano, secondo quanto riportato dal Times of Israel citando fonti dell’Idf. Stando alle dichiarazioni dell’esercito israeliano, i due miliziani erano impegnati in attività di sorveglianza al confine e avrebbero partecipato alla pianificazione di azioni ostili contro Israele, operate dalle zone di Yater e Mays al-Jabal.

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