Il New York Times ha pubblicato un video che mostra le ambulanze e i camion dei pompieri palestinesi contrassegnati e con le luci di emergenza accese quando sono finiti sotto il fuoco israeliano a Gaza il mese scorso: lo riportano i media israeliani. Il filmato sembra contraddire le dichiarazioni di un portavoce militare, secondo il quale i veicoli «erano stati identificati mentre avanzavano in modo sospetto verso le truppe dell’Idf (l’esercito, ndr) senza far o segnali di emergenza».

Il giornale riporta che il video è stato scoperto sul cellulare di uno dei 15 medici palestinesi uccisi, che secondo l’Onu è stato sepolto in una fossa comune. Nella dichiarazione di questa settimana, il portavoce dell’Idf per i media internazionali – il tenente colonnello Nadav Shoshani – ha detto che l’esercito «non ha attaccato casualmente un’ambulanza il 23 marzo» e che «in seguito a una valutazione iniziale, è stato stabilito che le forze hanno eliminato un agente militare di Hamas, Mohammad Amin Ibrahim Shubaki, che aveva preso parte al massacro del 7 ottobre, insieme ad altri otto terroristi di Hamas e della Jihad islamica».

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno annunciato l’apertura di un’indagine approfondita sull’incidente avvenuto lo scorso 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, durante il quale un convoglio composto da ambulanze palestinesi e da un camion dei pompieri è stato colpito dal fuoco israeliano. I corpi di 15 soccorritori sono stati successivamente rinvenuti in una fossa comune. Lo riporta il Times of Israel. «In merito alla sparatoria verso il convoglio di ambulanze a Tel Sultan il 23 marzo, è in corso un’inchiesta approfondita», ha dichiarato l’esercito in risposta a una richiesta di chiarimenti. «Tutte le accuse, comprese le documentazioni pubblicate, saranno esaminate con attenzione e in profondità, per comprendere la condotta delle truppe durante l’incidente».

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