L’ingegnere della Mercedes Peter Bonnington, meglio noto come Bono, è stato per dodici anni al fianco di Lewis Hamilton e da qualche mese lavora con Andrea Kimi Antonelli.

Andrea Kimi Antonelli ha iniziato molto bene il suo percorso in Formula 1. Ha talento il baby pilota, e pure le spalle larghe perché tecnicamente ha preso il posto di Lewis Hamilton, un sette volte campione del mondo che è assai ingombrante. Il 18enne pilota italiano dopo il quarto posto di Melbourne si è confermato su alti livelli in Cina, dove durante le Qualifiche ha sentito il suo ingegnere di pista chiamarlo Lewis. Bono si è ravveduto subito, ma quel piccolo lapsus resta ed è stato notato.

Il precedente di Hamilton con la McLaren

Era capitato qualcosa di simile proprio a Lewis Hamilton, che nel 2013 si era trasferito alla Mercedes dopo sei anni intensi alla McLaren. L’inglese nel secondo Gp della stagione, in Malesia, venne chiamato ai box, entrò nella corsia ma commise un errore, perché andò a fare il pit-stop alla McLaren. Un lapsus facilmente leggibile. Ilarità totale non solo nei due box interessati. Quelli della McLaren lo lasciarono andare. Dopo la gara ci scherzarono su tutti.

Bono sbaglia con Antonelli: “Ricevuto Lewis”

Adesso è capitato qualcosa di simile sempre con il sette volte campione del mondo che questa volta, però, non è il protagonista assoluto. Perché a sbagliare non è stato il 40enne pilota Ferrari ma il suo ex ingegnere di pista Peter Bonnington, meglio noto con il nomignolo di Bono, che è diventato l’angelo custode di Kimi Antonelli, che da un uomo di tale esperienza può solo apprendere tanto.

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Ma subito si ravvede: “Uh, ricevuto Kimi”

In un team radio si sente Bono rispondere a una comunicazione del pilota italiano con queste parole: “Si, ricevuto Lewis”. Lewis non Kimi! Il racing engineer Mercedes si corregge subito dicendo: “Uh, si, mi dispiace, ricevuto Kimi”. E sì. Era Kimi dall’altra parte. Lapsus freudiano quello di Bonnington che per dodici anni ha lavorato fianco a fianco con Hamilton ed evidentemente di tanto in tanto può pensare a Lewis, anche se sa benissimo che dall’altra parte della radio c’è Antonelli.

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