Per qualcuno è il “colpo del secolo”: sette minuti per portare via gioielli dal valore inestimabile. Nell’assalto acrobatico al Louvre di Parigi, in una manciata di minuti i ladri sono entrati all’interno del museo prima dell’apertura e sono riusciti a trafugare indisturbati nove dei ventitré gioielli che fanno parte della collezione dell’imperatrice Eugenia, dal valore inestimabile. Il tutto passando per un montacarichi con indosso le pettorine da operai.
Procura al lavoro
Al lavoro c’è la Procura parigina che sta lavorando su due ipotesi, furto su commissione o a scopo di riciclaggio. Il furto rocambolesco, per cui è stato convocato un vertice statale per mettere in sicurezza il museo, non è comunque isolato. Perché i furti nei musei non sono solo la trama romanzata di film. In passato altri episodi si sono registrati tra il Louvre e altri Musei.
I lingotti d’oro trafugati a settembre
Negli ultimi mesi in Francia si sono registrati diversi furti in musei di grande rilevanza. A settembre sono stati rubati lingotti d’oro per un valore di 700mila dollari dal Museo di Storia Naturale di Parigi, e a Limoges è stata svaligiata una collezione di porcellane per circa 7 milioni di dollari.
La Gioconda
Nel 1911 era stata rubata la Gioconda di Leonardo da Vinci, poi ritrovata a Firenze due anni dopo. Era la notte tra il 21 e il 22 agosto quando un uomo, un imbianchino di Dumenza in provincia di Varese, vestito da operaio trafugò la tela in pochi attimi e la infilò sotto il cappotto prima di sparire. Era convinto – erroneamente – che il dipinto fosse stato trafugato da Napoleone e deciso a “riportarlo in Italia”.
L’ultimo furto nel 1998
L’ultimo furto registrato al Louvre risale al 1998, era il pomeriggio del 3 maggio quando un ladro forzò una teca di sicurezza in vetro in cui era esposta una tela di Camille Corot di 80×40 centimetri. I controlli non riuscirono a dare risultato. Era sparita l’opera “Le Chemin de Sèvres”, del 1858. Il dipinto, che non è stato ancora trovato, vale circa 1,3 milioni di dollari.