Senza soluzione di continuità continuano ad arrivare in Vaticano migliaia di fedeli per dare l’ultimo saluto a Papa Francesco. Prosegue per il terzo giorno consecutivo il grande flusso di persone che, nella basilica di San Pietro vogliono rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco. Un afflusso che ha ormai superato le 100 mila presenze e che, prima della chiusura della bara, sta vedendo nel luogo di culto anche oggi lunghe file, che non si sono interrotte neppure durante la notte tanto da costringere le autorità vaticane a mantenere, di fatto, aperta la basilica per tutta la notte (era già successo ieri) antcipandone la riapertura, inizialmente prevista per le 7 del mattino, alle 5.45. L’ondata continuerà fino alle 19, quando è previsto l’ultimo afflusso prima del rito della chiusura della bara in programma alle 20. Sabato 26 alle 10, poi, ci saranno i funerali e la successiva tumulazione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Il corteo funebre che porterà il feretro di Bergoglio sarà “a passo d’uomo” e sarà trasmesso in diretta televisiva fino al momento dell’arrivo a Santa Maria Maggiore. La sepoltura, invece, sarà fatta in forma privata.

Piano di sicurezza imponente

L’allerta sul fronte della sicurezza sarà massima. Non solo le strade ma anche i cieli, le acque del Tevere fino al mare e al sottosuolo saranno blindati. Un piano di sicurezza definito «imponente» dallo stesso questore di Roma, Roberto Massucci che ha parlato di un «appuntamento con la storia», considerata la concomitanza tra la morte del pontefice nell’anno del Giubileo, la sua sepoltura in un’altra basilica e l’arrivo di capi di Stato e di governo da tutto il mondo.

Poliziotti a cavallo in Piazza San Pietro (foto Space 24)

Attese 130 delegazioni

Ed è proprio questo uno degli aspetti più delicati per la macchina della sicurezza. Verranno monitorati attentamente, anche dall’alto, i cortei di auto dei leader che atterreranno nei diversi scali a ridosso della capitale. Sono 130 le delegazioni attese. Già venerdì 25 ottobre, giorno in cui si festeggia la Liberazione e in cui si svolgeranno manifestazioni a Roma e in tutta Italia, con l’arrivo del presidente americano Donald Trump e della moglie Melania, il dispositivo messo a punto per le esequie entrerà nel vivo. Sorvegliato speciale il quartiere Parioli dove si trova Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore americano in cui soggiornerà il tycoon. Da mezzanotte scatterà la “green zone” con misure stringenti che prevedono il divieto di manifestare e il trasporto di merci pericolose.

Sabato la giornata più delicata

La gran parte delle autorità arriverà e ripartirà nella giornata di sabato rendendo ancora più “delicata” la gestione della sicurezza. «Tantissime personalità straniere convergeranno allo stesso tempo sugli scali – ha spiegato il capo dipartimento Fabio Ciciliano, che coordina l’accoglienza, la mobilità e l’assistenza dei fedeli -. Una delle complessità più importanti è rendere comoda la permanenza e il deflusso ordinato». Migliaia le forze dell’ordine in campo per le esequie, con rinforzi in arrivo da altre regioni, a cui si aggiungono tremila volontari.

Soldati dell’Aeronautica Militare e dell’Artiglieria contraerea dell’Esercito con fucili jammer anti-drone CPM Watson simulano una situazione di allerta (simulazione ingaggio per fotografo) mentre sorvegliano le zone limitrofe al Vaticano nell’ambito del piano di sicurezza per i funerali di Papa Francesco (foto Ansa)

Caccia Eurofighter pronti a entrare in azione e un cacciatorpediniere al largo di Fiumicino

Anche la Difesa contribuirà al piano sicurezza con l’impiego di sistemi anti-drone, caccia Eurofighter pronti ad entrare in azione e un cacciatorpediniere al largo di Fiumicino. L’area di piazza San Pietro sarà super blindata, con bonifiche preventive anche nel sottosuolo e droni in dotazione alla Questura per garantire una visuale dall’alto attraverso immagini in 3D. Il quadrante urbano attorno alla basilica sarà suddiviso in cinque zone di sicurezza.

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