I fatti nella serata di ieri. La squadra mobile di Treviso ha identificato una 19enne e una 17enne che avrebbero colpito un 22enne con una bottiglia rotta. Il ragazzo resta gravissimo in prognosi riservata.
immagine di repertorio
Serata di follia quella di ieri, giovedì 12 dicembre, a Treviso. Due ragazze molto giovani, di 17 e 19 anni, sono finite sotto indagine da parte della procura di Treviso con l’accusa di tentato omicidio, a seguito dell’aggressione avvenuta nel centro della città, durante la quale un 22enne è rimasto gravemente ferito al collo, nella zona della giugulare, da un frammento di bottiglia. Lo ha reso noto oggi il sindaco del comune veneto, Mario Conte. Il ragazzo è stato stabilizzato ed è tuttora ricoverato in prognosi riservata.
L’aggressione è avvenuta al culmine di una rissa scoppiata in un parcheggio di via Castelmenardo, a pochi passi da casa Toniolo. Gli investigatori della squadra mobile di Treviso, guidati dal dirigente Luca Lovero, stanno indagando su un contesto di eccessi legato a una serata segnata dall’uso di ketamina; pare che una partita della droga fosse arrivata poco prima da un corriere giunto in treno a Treviso.
Le due ragazze sarebbero in stato di fermo: sono state individuate dalla Squadra Mobile come le principali responsabili. Ma è probabile che anche le altre persone che erano con loro, circa 7-8 membri del gruppo che ha dato vita all’aggressione, possano essere denunciati. Il 22enne, ex aiuto cuoco, ha precedenti segnalazioni per uso personale di sostanze stupefacenti, episodi di ubriachezza molesta e una denuncia per guida in stato di ebbrezza.
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Pur essendo state affidate ai familiari dalla polizia, alcune delle ragazzine avrebbero deciso di non fare ritorno a casa dai genitori. “Il filo conduttore – ha evidenziato il sindaco Conte – sembra essere abbastanza chiaro ed è legato al mondo della droga, sia assunta che ceduta. Credo che, da questo punto di vista, serva aprire una riflessione comune importante sugli effetti degli stupefacenti.