«Serve che l’Europa sia più rapida e serve fare presto per non perdere quel terreno di competitività in confronto ad altri continenti in questo momento», ha sottolineato il presidente di Confindustria Emanuele Orsini intervenendo al 21° Foro di dialogo Italia–Spagna. Bisogna «mettere al centro le urgenze, e occorre fare presto».«Penso – ha spiegato Orsini – al mercato unico europeo, alla semplificazione del quadro regolatorio perché abbiamo la necessità di correre e rendere veramente competitivi in questo momento le nostre imprese. Si è toccato il tema dell’energia, sapete quanto per noi è fondamentale e ormai fuori scala il costo dell’energia per l’industria italiana. Io mi auguro un mercato unico europeo dell’energia, sperando di poter acquistare l’energia anche dalla Spagna a un costo sostenibile e fare presto anche in Italia con l’atteso decreto dell’energia». Orsini ha ricordato quindi il tema della Difesa unica europea: «Per riuscire a costruire – ha detto – quella filiera necessaria per essere anche qui più competitivi e mettere al centro un progetto europeo».

Mercosur, Orsini: accordo importante, ci auguriamo Parlamento Ue porti a termine

Il presidente di Confindustria ha parlato che dell’intesa con il Mercosur. «Sappiamo quanto è importante per noi l’accordo del Mercosur e ci auguriamo che il Parlamento europeo possa portare a termine la costruzione di questo accordo», ha affermato il presidente di Confindustria. Quanto all’export, ha detto Orsini, «perchè no anche l’India, perchè io credo che questi nuovi mercati in un momento come questo, dove magari abbiamo una possibilità di perdere un po’ di mercato verso gli Stati Uniti, possiamo recuperarlo in nuovi mercati costruendo nuovi accordi commerciali».

Industriali Spagna: «Alleanza per più competitività in Ue»

Tra Italia e Spagna, anche tra imprese, c’è «una alleanza strategica». È un «asset, un valore aggiunto, qualcosa in più che abbiamo». Ed «il fine ultimo è quello di stimolare la competitività dell’Unione Europea», ha affermto il leader degli industriali spagnoli, il presidente della Ceoe, Antonio Garamendi. «Abbiamo il potenziale di lavorare nella stessa direzione, per rafforzare l’economia e la competitività delle nostre aziende», ha spiegato, intervenendo al Foro. «Siamo orgogliosi del rapporto con i nostri omologhi italiani, di Confindustria: abbiamo un rapporto eccellente, abbiamo uno spazio importante per la difesa delle nostre economia». Alleanza che si allarga, ha aggiunto il presidente della confindustria spagnola, a tutta l’area del Mediterraneo, per «una causa comune». All’Europa ha indicato come priorità, tra l’altro, quelle di «ridurre i prezzi energetici e far sì che la neutralità tecnologica sia al centro dell’agenda». E serve «accelerare la creazione di una vera unione del risparmio e degli investimenti».

Interscambio commerciale oltre i 68 miliardi tra Italia e Spagna

I legami economici tra l’Italia e la Spagna, viene fuori da alcuni dati pubblicati dal ministero degli Affari esteri, si situano su livelli di primissimo piano e i due Paesi non hanno mai smesso di rappresentare l’uno per l’altro mercati fondamentali, per merci, servizi e investimenti. I dati Istat relativi al 2024 fanno registrare livelli record per l’interscambio bilaterale, che, con quasi 68,5 miliardi di euro (+3,4% rispetto al 2023), supera anche i massimali raggiunti lo scorso anno. Rispetto al 2023 incrementano sia le esportazioni italiane, pari a oltre 34,5 miliardi di euro (+4,3%), che le nostre importazioni, pari a quasi 34miliardi di euro (+2,6%). Il surplus commerciale a favore dell’Italia si attesta a poco più di 620 milioni di euro. In termini relativi, la Spagna rappresenta il quarto maggiore partner commerciale per l’Italia a livello globale (scavalcando la Cina) e il terzo a livello Ue. Nel 2024, le principali voci di esportazioni italiane in Spagna si confermano i macchinari meccanici ed elettrici (28,3% del totale), la componentistica automotive (7,5%), le lavorazioni plastiche (4,9%) e i prodotti farmaceutici (4,8%). Per quanto concerne le importazioni italiane di beni spagnoli, la principale voce continua ad essere quella relativa alle automobili, seguita da prodotti ortofrutticoli e alimentari (in particolare, olio d’oliva) e oro.

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