Flessibilità nei periodi in cui partire, ma anche nella scelta delle destinazioni, e viaggi tematici dove allo svago si unisce la passione, spesso sportiva. Le nuove generazioni rispondono così all’inflazione e al carovita: alle vacanze non si rinuncia, piuttosto si parte, quando possibile, lontano dai picchi estivi e si fa attenzione a puntare su mete favorevoli per il cambio (il Giappone del post-Covid) o per il costo dei voli.
Il viaggiatore di WeRoad
«Il nostro viaggiatore tipo è donna (60% dei casi), ha 32 anni e viaggia da solo nell’85%dei casi. In Italia, fa due settimane di ferie, spesso d’estate perché l’azienda in cui lavora chiude in quel periodo, e quest’anno dispone di un budget medio di 1.200/1.250 euro». Stefano Arossa, commercial regional manager di WeRoad, community che organizza viaggi in piccoli gruppi in circa 100 destinazioni nel mondo, tratteggia così le abitudini dei Millennial. «Oltre a Marocco, Stati Uniti, Messico, Indonesia e Thailandia, quest’anno ha molto successo la Cina perché attualmente non richiede visti per soggiorni di massimo 30 giorni e ha tratte aeree dirette dall’Italia a prezzi molto competitivi. Ogni anni, infatti, ci sono trend dettati sia dai social media sia da fattori logistici».
Anche per rispondere ai cambiamenti dettati dal post-pandemia, WeRoad ha ampliato la propria offerta prodotto: ai viaggi a lungo raggio (il primo fu a Cuba) si sono aggiunte vacanze in luoghi più vicini (Spagna, Grecia, Albania) e per minore durata, con le formule Express e Weekend. «Non tutti hanno a disposizione tempo e budget per viaggi a lunga percorrenza in ogni periodo dell’anno», conclude Arossa. «Allargare il nostro stock di portafoglio in termini di destinazione e durata ci permette di rispondere a due tendenze chiare del settore: una richiesta di maggiore flessibilità di tempi e costi e una domanda crescente di viaggi tematici legati a una passione verticale».
Viaggi tematici sportivi
La passione è il fil rouge che attraversa anche gli itinerari scelti dai viaggiatori che si rivolgono a Mapo Tapo, la piattaforma digitale nata nel 202o e specializzata nell’organizzazione di viaggi sportivi ed escursioni di gruppo fuori dai sentieri battuti. I pacchetti proposti si distinguono dai modelli tradizionali, puntando su un’idea di turismo all’insegna dell’avventura e della sostenibilità.
«A oggi serviamo viaggiatori provenienti da una quarantina di Paesi del mondo, soprattutto Stati Uniti, Canada, Italia, Francia e Germania», spiega Daniele Calvo Pollino, ceo e co-fondatore della start up. «Il nostro target ha un’età compresa tra 25 e 40 anni e per il 60% è composto da donne».