Chiusura per le festività del Natale prolungata per gli stabilimenti auto italiani di Stellantis, a cominciare da Mirafiri dove gli addetti della 500 rientrano il 17 gennaio, quelli di Maserati a febbraio. Slitta in avanti, sempre al 17 gennaio, anche la riapertura a Cassino, chiuso dal 9 dicembre, e a Pomigliano. Il Comitato esecutivo del polo industriale laziale ha comunicato la scelta dell’azienda di attivare i contratti di solidarietà dal 7 al 17 gennaio per prolungare la chiusura dello stabilimento e affrontare un mercato che riparte a fatica.
Nello stabilimento torinese del Gruppo rientreranno subito dopo le ferie solo i lavoratori del reparto RG Premium, seguiti dagli addetti dell’area “ex mascherine” che avranno un ingresso graduale con la rotazione già prevista nel contratto di solidarietà. Dopo toccherà agli addetti alla linea produttiva della 500BEV che riprenderanno l’attività lavorativa soltanto lunedì 20 gennaio. Tempi più dilatati invece per chi lavora all’assemblaggio della Maserati, con rientro previsto il 3 febbraio.
Parla di una «ripartenza in salita» Rocco Cutrì, segretario della Fim Cisl di Torino. «Il 2025 si preannuncia peggiore del 2024, l’assenza di prospettive e di un piano industriale per Mirafiori e l’automotive in Italia continua, il 2025 sarà un altro anno di sofferenza per le lavoratrici e i lavoratori, su cui continuano a pesare gli effetti della cassa integrazione e dei contratti solidarietà» commentano Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil di Torino e Gianni Mannori responsabile Fiom di Mirafiori. Il respondabile Auto dei metalmeccanici della Cisl a Torino, Igor Albera, aggiunge: «La comunicazione aziendale su prolungamento fermata produttiva indica chiaramente il perdurare di una condizione difficile e caratterizzata da scarsa attività. E’ necessario che le dichiarazioni aziendali fatte in sede ministeriale si trasformino rapidamente in qualcosa di concreto e misurabile».
Non è un buon momento neanche «per i volumi e per i modelli del Giambattista Vico di Pomigliano» spiega Biagio Trapani della Fim Cisl di Fim-Cisl di Napoli. Nella fabbrica campana del Gruppo, con una produzione in crescita nel primo semestre dell’anno ma che poi ha invertito la rotta, «avevamo intravisto segnali negativi nelle settimane scorse, purtroppo in questo momento il mercato è veramente fermo» aggiunge Trapani. Difficoltà simili anche nel polo dei commerciali leggeri di Atessa. La direzione di Stellantis dello stabilimento Sevel ha illustrato al Comitato esecutivo dei sindacati metalmeccanici l’attuale situazione di mercato, che è stagnante, e ha comunicato la necessità di far ricorso in maniera precauzionale a periodo di cassa integrazione ordinaria, dal 20 gennaio al 2 febbraio. Saranno interessati 1.500 lavoratori del sito della Val di Sangro. Tutto il plant resterà chiuso fino al 7 gennaio.
A Melfi si riprenderà subito dopo l’Epifania. Subito dopo il tavolo a Roma, direzione aziendale e sindacati si sono incontrati per fare il punto su assegnazioni e cronoprogramma. A partire da marzo dell’anno prossimo sarà in produzione la prima DS8 elettrica, a seguire, a giugno, entrerà in produzione anche la nuova Compass elettrica. A fine anno 2025 inizieranno le preserie della Compass in versione mild hybrid. Nel primo semestre del 2026 inizierà la produzione vera e propria della Compass mild hybrid insieme alla DS7, nelle versioni elettrica e ibrida. Nel secondo semestre 2026 sarà invece la volta della nuova Lancia Gamma, nelle due motorizzazioni presentate (elettrica e mild hybrid).