Adolfo Urso, ministro delle Imprese, imprime tempi serrati al confronto con la Regione Puglia e gli enti locali sull’accordo di programma per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto. Dopo la videocall di venerdì con i sindacati e il confronto che le istituzioni tarantine e pugliesi hanno tenuto l’1 luglio a Bari con le parti sociali, Urso ha convocato per l’8 luglio, dalle 9.30, i soggetti invitati a sottoscrivere l’accordo. Sarà un confronto ad oltranza, conclusivo, in vista della conferenza dei servizi sulla nuova Autorizzazione integrata ambientale per la fabbrica che il ministero dell’Ambiente ha convocato per il 10 luglio. Si punta a licenziare sia l’accordo che la nuova Aia in pochi giorni in modo da far uscire dallo stallo la vicenda dell’ex Ilva.
Intanto dopo i no pronunciati nei giorni scorsi sulla bozza di accordo di programma proposta dal Governo sull’ex Ilva, si apre uno spiraglio. Regione Puglia ed enti locali – Comuni di Taranto e di Statte, Provincia di Taranto ed Autorità portuale del Mar Ionio – sono disponibili a sedersi al tavolo e a trattare. Obiettivo cui puntare, ed espresso nel vertice convocato l’1 luglio dalla Regione Puglia, é quello di migliorare e modificare i contenuti della bozza di accordo trasmessa dal Mimit nei giorni scorsi. Il testo fa leva sulla decarbonizzazione della produzione dell’acciaio e indica una serie di azioni. Ovvero, il via libera alla nuova Autorizzazione integrata ambientale, che incorpora la Valutazione di impatto sanitario e recepisce la sentenza di un anno fa della Corte di Giustizia Europea; la costruzione progressiva di tre nuovi forni elettrici ed altrettanti impianti di preriduzione; la dismissione degli attuali tre altiforni; l’approvvigionamento del gas attraverso una nave di rigassificazione; l’installazione, in mare, di una piattaforma per desalinizzare l’acqua, visto che gas e acqua in grandi quantità servono alla fabbrica.
Sindaco Taranto: garantire il rispetto del territorio
Forni elettrici, nave e desalinizzazione, sono gli aspetti della bozza di accordo che non convincono gli enti locali. Sui forni, si ritiene temporalmente eccessiva la conclusione al 2039, mentre su nave rigassificatrice e piattaforma per dissalare l’acqua, preoccupano gli impatti ambientali su una città già segnata. Dice il sindaco di Taranto, Piero Bitetti: “Siamo disponibili a guardare quest’accordo di programma sull’ex Ilva ma a delle condizioni. Non si può certamente andare contro il rispetto del territorio”. E le condizioni che ora verranno poste, afferma il sindaco, sono “certamente la sicurezza del territorio, l’attenzione all’occupazione, un periodo molto più breve per il compimento della decarbonizzazione della fabbrica, che oggi é stato proposto al 2039 come conclusione. L’accordo va costruito in due. Questo lo abbiamo rappresentato più volte. Adesso faremo un aggiornamento e intanto é arrivata la convocazione per il 10 luglio dal ministero dell’Ambiente per quanto riguarda la nuova Autorizzazione integrata ambientale dell’ex Ilva”.
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