L’udienza di domani al Tribunale civile di Milano stabilirà un altro passaggio nella complicata vicenda dell’Ilva di Taranto: lo stato di insolvenza della holding, la società di controllo della Acciaierie d’Italia spa già finita in amministrazione straordinaria lo scorso febbraio.

Sarebbe un passaggio formale ma significativo, preludio, anche in questo caso, per un ulteriore commissariamento e, probabilmente, per un’inchiesta più approfondita della procura di Milano, che potrebbe valutare le ipotesi di reato di bancarotta e falso in bilancio.

Il decreto potrebbe già arrivare domani (salvo opposizioni o slittamenti di date). Se così sarà, tutta l’azienda passa di fatto in mano pubblica, potrà essere valutata nel suo insieme sotto il profilo finanziario guardando lo stato debitorio, le risorse rimanenti e la liquidità. L’analisi quindi della situazione fallimentare diventa più completa.

Il quadro complessivo rimane comunque complesso: bisognerà ad esempio considerare anche la questione più prettamente industriale: la proprietà degli impianti risultano in locazione a Acciaierie d’Italia holding, non sono stati ceduti e sono ancora di proprietà della vecchia società Ilva (dovevano essere acquistati ma lo stato di insolvenza ha bloccato il processo).

Al momento sono state commissariate quattro aziende: la Acciaierie d’Italia spa e tre delle sue società satellite, AdI Energia Srl, AdI Servizi Marittimi Srl, AdI Tubiforma. Si tratta di un unicum nel panorama legislativo italiano, in quanto si tratta di un gruppo con un socio di maggioranza privato. È stata Invitalia, azionista pubblico di AdI titolare del 38%, a richiedere al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria della società di Taranto ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge del 18 gennaio 2024, n.24, pur essendo la maggioranza detenuta da ArcelorMittal. Una nota del Mimit aveva comunicato che «con decreto del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, Acciaierie di Italia S.p.A. è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria. È nominato commissario straordinario il dott. Giancarlo Quaranta, professionista con lunga esperienza nel settore siderurgico».

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