Emma Bonino è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove in serata è stata portata in codice rosso per una insufficienza respiratoria.
La storica esponente radicale è vigile e si è in attesa del bollettino medico, che dovrebbe essere diramato questa mattina. A quanto si apprende da fonti politiche, la situazione è sotto controllo e Bonino sarebbe vigile e cosciente.
Ex ministra degli Esteri, fondatrice di +Europa, è stata a lungo in terapia per un tumore al polmone sinistro.
A ottobre 2024 era stata ricoverata per problemi respiratori. Dimessa dopo una settimana, il 5 novembre aveva ricevuto a sorpresa la visita di Papa Francesco, suo storico amico. Un momento che la leader radicale volle celebrare con una foto su Instagram che li ritraeva al sole, sulla terrazza di casa sua, una di fronte all’altro, entrambi sulla sedia a rotelle.
Il 5 novembre del 2024 Papa Francesco fa visita a Emma Bonino (@emmabonino)
01/12/2025
Nel 2015, dai microfoni di Radio Radicale, aveva raccontato di avere un tumore al polmone sinistro che l’aveva costretta a un ciclo di chemioterapia, comunicando però che non avrebbe abbandonato l’attività politica. Il 21 maggio dello stesso anno aveva annunciato il buon andamento della terapia e la scomparsa di ogni evidenza di cancro, precisando poi che non si era trattato di guarigione definitiva, ma di remissione.
Nell’ottobre 2023 a Belve, da Francesca Fagnani, aveva annunciato di essere guarita dal tumore (un carcinoma polmonare a piccole cellule) dopo otto anni di cure.
Bonino è una delle poche donne italiane molto note all’estero. Famose le sue lotte per l’aborto e la liberalizzazione delle droghe. La sua coerenza radicale e la sua correttezza istituzionale sono sempre state rispettate, anche dagli avversari di destra. Il suo percorso nella politica si è dipanato tra incarichi istituzionali e battaglie che a quei tempi erano di frontiera.
Iscritta al partito radicale dal 1975, ha svolto un ruolo di primo piano nelle campagne per la liberalizzazione dell’aborto e contro il nucleare, realizzate mediante la propaganda referendaria e la disobbedienza civile. Negli anni seguenti promosse numerose iniziative per la liberalizzazione delle droghe leggere e la distribuzione controllata di eroina, mentre, sul piano internazionale, si è impegnata nella difesa dei diritti civili e politici, per l’abolizione della pena di morte e contro la fame nel mondo.
Deputata dal 1976 al 1994, è stata presidente del Partito radicale transnazionale dal 1991 al 1993, e dal 1993 al 1994 ha ricoperto la carica di segretaria. Eletta al Parlamento europeo nel 1979 e nel 1984, è stata confermata nelle elezioni europee del giugno 1999, alle quali si è presentata con una propria lista denominata Lista Bonino, ottenendo l’8,5% dei consensi. Ha mantenuto la carica di deputato europeo fino al maggio 2006: a seguito della vittoria del centrosinistra nelle elezioni politiche è stata eletta deputata per La Rosa nel Pugno e nominata ministra per il commercio internazionale e per le politiche europee nel governo Prodi. Alle elezioni politiche del 2008 si è candidata nelle liste del Partito Democratico ed è stata eletta senatrice, divenendo vicepresidente del Senato.
Emma Bonino ha combattuto per donne e minoranze, digiunato per l’Africa e la fame nel mondo, per la libertà di diritti e valori, predicatrice del dialogo interlaico – non solo interreligioso.
Già nell’ottobre del 2024 era stata ricoverata per problemi respiratori. Dimessa dopo una settimana, il 5 novembre aveva ricevuto a sorpresa la visita di papa Francesco, suo storico amico. Il suo rapporto umano e politico con Marco Pannella fu intenso sin dall’inizio ma, poco prima che morisse il leader radicale, le relazioni si erano raffreddate e tra i due ci fu una rottura dolorosa.
