«Sono oltre 200mila le firme raccolte dall’appello ’Ora!’ perché il governo italiano si attivi per Gaza: l’appello è stato portato all’attenzione della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei Ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto per chiedere di non rinnovare il memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele che altrimenti sarà rinnovato automaticamente il prossimo 8 giugno». Lo ha sottolineato Emergency, che ha raccolto oltre 200mila firme per l’appello “Ora!”, perché il governo italiano si attivi per Gaza: l’appello è stato portato all’attenzione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto per chiedere di non rinnovare il memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele che altrimenti sarà rinnovato automaticamente il prossimo 8 giugno.

Emergency, presente con i suoi medici e infermieri a Gaza dallo scorso agosto, lancia l’appello “Ora!”

Quattro richieste urgenti per Gaza

Ma non basta. «Oltre a questa richiesta nell’appello – spiega Emergency – ci sono altre quattro richieste urgenti per Gaza: fare pressione sul governo israeliano a consentire l’ingresso di aiuti alla popolazione e la loro distribuzione ai civili, attivarsi con un’azione diplomatica che porti al cessate il fuoco e al rispetto del diritto umanitario internazionale, interrompere la compravendita di armi da e per Israele, schierarsi a favore della sospensione del trattato di associazione tra Unione europea e Israele come già fatto da 17 Paesi europei».

Emergency, presente con i suoi medici e infermieri a Gaza dallo scorso agosto, lancia l’appello “Ora!”

Solo la fine della violenza permette libertà e democrazia

L’appello “Ora!”, sottolinea Emergency, «è stato lanciato in occasione della Festa della Repubblica perché la Costituzione italiana e l’articolo 11 ci dicono chiaramente che solo la fine della violenza permette libertà e democrazia».

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